Omelia per il Giubileo delle famiglie

San Romano, Santuario della Madre della Divina Grazia, 9 ottobre 2016
09-10-2016
L’anno giubilare che stiamo vivendo è segnato in modo particolare dallo sguardo alla famiglia. Papa Francesco ha concluso i lavori di due Sinodi con l’esortazione apostolica Amoris Letitia, un testo speciale sulla bellezza dell’essere famiglia. Nella nostra diocesi abbiamo voluto che questo legame tra Giubileo e famiglie fosse evidente anche con l’apertura della porta santa della famiglia proprio qui, a San Romano.
Il Papa poi ha scelto di caratterizzare questo giubileo dall’orizzonte della misericordia ed è allora in questa cornice che scopriamo il dono della famiglia e vogliamo vivere anche oggi il suo particolare giubileo.
 
I testi liturgici della Parola di Dio ci aiutano a vivere questo incontro.
 
La pagina del secondo libro dei Re ci parla di Naaman in Siro. Si tratta di un lebbroso in cerca di guarigione. Egli viene invitato ad andare dal profeta Eliseo in Israele e là viene invitato a bagnarsi nel fiume Giordano. Lo sconcerto di Naaman è profondo, al punto da opporsi a questa proposta perché nella sua terra ci sono già grandi fiumi, il Tigri, l’Eufrate; e cos’è il Giordano di fronte ad essi? Alla fine però, convinto a fidarsi della parola di Eliseo, Naaman scende nel Giordano e viene guarito.

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