Dalla Diocesi

Avvicendamenti a San Romano, arrivano in diocesi tre nuovi frati

La Redazione

Il santuario della Madonna di San Romano, con l’annesso convento e lo splendido chiostro mediceo, campeggia da cinque secoli sul lungo promontorio che spicca sul versante sinistro della valle del Medio Valdarno Inferiore. L’affaccio della Chiesa, con le sue linee originali ed eleganti, è un riferimento topografico usuale per chi transita, anche distrattamente, lungo la prospiciente Tosco Romagnola. La parrocchia di San Romano è sempre stata centrale per la nostra diocesi, non solo per la sua collocazione geografica, ma anche per il suo rilievo demografico e per l’entità degli spazi e delle strutture che offre. Se ne parliamo è perché questo mese di settembre è stato, per la parrocchia e per i frati francescani che reggono il santuario, tempo di avvicendamenti.

Padre Marco Sebastiani, che era parroco da tre anni è stato destinato dall’obbedienza al convento di Monte alle Croci a Firenze. Anche padre Roberto Benamati, che ricopriva il ruolo di vice parroco e guardiano del convento, saluta i suoi parrocchiani per trasferirsi al convento di San Lucchese a Poggibonsi. Al loro posto la Provincia francescana ha inviato come nuovo parroco Padre Francesco Brasa e come suo vice Padre Alessio Maria Prosperi, che ricoprirà anche il ministero di guardiano del convento. Insieme a loro è arrivato anche fra Daniele Aretini. I tre nuovi frati si affiancano a padre Sandro Celli – prossimo agli ottanta anni – e a fra Francesco Messeri, che già erano di comunità a San Romano.

Padre Francesco Brasa, 47 anni, originario di Pisa, è Entrato in convento quando aveva 22 anni, è stato ordinato sacerdote nel 2008 nella basilica di Monte alle Croci a Firenze dal cardinale Betori. Prima di arrivare a San Romano ha ricoperto il ruolo di guardiano al santuario della Verna. Il suo è più un ritorno che un arrivo, dato che prima di essere guardiano a La Verna, fra Brasa era stato per tre anni padre guardiano e vice parroco proprio a San Romano.