Molte le realtà diocesane coinvolte nelle iniziative ed esposizioni

Il Vescovo Giovanni al Festival Francesco 4.0

di Fabrizio Mandorlini

Si è svolto Chiusi della Verna (Ar), alla sua prima edizione, il festival «Francesco 4.0», per richiamare l’attenzione sugli ottocentenari francescani (2023 Regola Francescana e rappresentazione del primo presepe, 2024, ricevimento delle stimmate, 2025 composizione del Cantico delle Creature, 2026 ascesa al cielo di San Francesco) e far scaturire una riflessione che passi dall’oggi e ci proietti verso il futuro sui temi della sostenibilità, della natura e della bellezza, partendo proprio dai luoghi dove San Francesco nel 1224 «da Cristo prese l’ultimo sigillo». Promossa dall’associazione nazionale «Città dei Presepi» e da «Granello di Senape Onlus», il festival ha assunto una connotazione internazionale data la presenza agli incontri e ai momenti principali di esponenti della Repubblica di Moldova, Vaticano, San Marino e Italia.
Dieci giorni di incontri pubblici e confronti, che ben presto si sono trasformati in momenti di elaborazione di proposte e di programmazione che hanno visto, tra gli altri, la partecipazione il presidente delle Acli Nazionali Emiliano Manfredonia, del senatore Franceschelli, del vescovo della Repubblica di San Marino Andrea Turazzi, del sindaco di Greccio Emiliano Fabi, dell’alpinista De Stefani, del missionario comboniano padre Alex Zanotelli, del presidente dell’Ucai Nazionale Maurizio Zerini. A livello istituzionale, i segretari di Stato di Turismo e Ambiente della Repubblica di San Marino, per la Regione Toscana, il consigliere Andrea Pieroni e Federico Eligi dell’ufficio di Presidenza con delega alle manifestazioni storiche e ai cammini.
Nella giornata dedicata alla bellezza, all’arte e al francescanesimo sono intervenuti tra gli altri, conversando tra di loro, il vescovo di San Miniato Giovanni Paccosi e il direttore di Toscana Oggi Domenico Mugnaini. Nell’occasione il vescovo Giovanni ha evidenziato come il francescanesimo abbia dato un contributo importante alle arti e come sia importante per l’uomo di ogni tempo nutrirsi di bellezza; mentre il direttore di Toscana Oggi Domenico Mugnaini ha colto l’occasione per presentare la preziosa pubblicazione edita da Toscana Oggi «Capolavori del cuore nelle diocesi toscane», un viaggio nella fede attraverso quindici opere d’arte sacra raccontato attraverso altrettanti capolavori. L’incontro è stato arricchito dall’inquadramento storico e dal racconto di alcuni profili di sante francescane da parte di Isabella Gagliardi dell’Università di Firenze e dall’esperienza concreta della comunità monastica di Montegiovi dove vengono organizzati corsi d’iconografia con la maestra Maria Thea Egentini di trentennale carriera e dove il confratello Paolo, che frequenta i corsi da 6 anni, scrive su richiesta icone per coloro che sono interessate.
Un bel contributo alle proposte è arrivato anche dai paesi e dalle associazioni del territorio diocesano. Mentre i pittori di Ucai San Miniato hanno proposto la vita di Santa Chiara, alcune annunciazioni e natività in arte, l’associazione «Territorio in Comune» di Ponte a Egola ha realizzato due presepi sostenibili a grandezza naturale che hanno trovato la loro collocazione nel bosco adiacente il Santuario della Verna, e nel giardino delle «suore minime» in centro a Chiusi della Verna. Rosaria De Biasio ha proposto una natività su cuoio incisa a caldo, mentre Massimo Brini di Forcoli ha proposto una serie di nuovi presepi tra cui il «presepe juke box», i presepisti di San Romano hanno portato un presepe di figura a grandezza naturale, l’Associazione Culturale i Festaioli di Roffia hanno esposto il presepe protagonista alla mostra 100 presepi in Vaticano del 2021. E a proposito di Vaticano, è stato don Daniel Chira, per conto del Dicastero per l’Evangelizzazione a inaugurare la kermesse presepiale straordinaria. Tra le novità proposte al festival un interessante viaggio nel francescanesimo attraverso la riproposizione di figure, ritratti e storie, dei santi e delle sante fino ai nostri giorni realizzati da pittori da tutta Italia.
Molta partecipazione ha suscitato l’escursione nel bosco in notturna «Sulle tracce di Fratello Lupo» così come la visita guidata condotta dall’agronomo Riccardo Buti e il concerto tra gli alberi secolari di Stefano Mattii. Intanto Città dei Presepi guarda già al prossimo Natale e per sabato 16 dicembre è pronta la mobilitazione verso Roma per la realizzazione del presepe vivente di Roma Capitale organizzato da Città dei Presepi e dalla Basilica Papale di Santa Maria Maggiore, durante il quale è previsto l’incontro dei figuranti con Papa Francesco.