Palaia e Partino

Don Holin arriva a Palaia dopo la quarantena

la Redazione

Le comunità di Palaia, Partino, Villa Saletta, Colleoli e Gello come le vergini sagge che attendono lo sposo che ritarda… Si è fatto desiderare il nuovo parroco, don Holin d’Cruz, impedito dalla quarantena a fare il suo ingresso in parrocchia nella data stabilita. Ma finalmente sabato 7 novembre lo sposo è arrivato nella magnifica pieve di San Martino a Palaia. Ad attenderlo i rappresentanti delle parrocchie locali e anche della comunità di Ponsacco, dove ha prestato servizio come vice-parroco per nove anni.

Prendendo spunto dalle letture della domenica il vescovo Andrea ha esortato don Holin a vivere una presenza in parrocchia a difesa della vita: «Si tratta – ha spiegato – di dire parole e agire per custodire la vita dal suo concepimento, fino al rispetto del dono che sono gli anziani nella società; poi richiederà di favorire la crescita e l’educazione dei giovani perché non sprechino la vita, ma siano giovani vivi, come ricordava loro papa Francesco nell’esortazione apostolica “Christus vivit” e perché i giovani trovino posto nella comunità; poi sarà attenzione a servire la sacralità del mondo del lavoro, una attenzione anche questa vitale; si tratterà di ribadire il progetto di Dio sull’umanità, creando l’essere umano come uomo e come donna; servire la vita vorrà dire contribuire a far crescere queste comunità nella capacità di accoglienza verso tutti, soprattutto i più poveri e i più scartati. Sarà un ministero alla ricerca della vita, capace di vedere ogni principio e ogni segno di vita, attento a promuovere che la vita sia vissuta come dono. E il luogo in cui sarai, queste belle colline saranno per te e per tutti noi una buona provocazione anche a vivere lo stupore davanti al miracolo della vita che la natura ci regala. Caro don Holin annuncia Cristo risorto e vivente, annuncia la vita per ciascuna delle persone che incontrerai, credenti e no, cristiani o amici di altre religioni, italiani o stranieri magari accolti come migranti e profughi, senza dimenticare i poveri. Servire il vangelo, servire la comunità cristiana vuol dire servire la vita; anzi… vuol dire, per te, donare la vita». Il nuovo parroco, nel suo discorso di insediamento, ha ringraziato anzitutto Dio per i suoi tanti benefici, poi il vescovo, i sacerdoti che hanno voluto far sentire la forza della fraternità presbiterale partecipando a questo momento di gioia del loro confratello, i parrocchiani di Ponsacco e quelli di Palaia e delle rispettive unità pastorali, i sindaci dei due Comuni.

Ha voluto in particolare ricordare i sacerdoti ricchi di fede la cui storia è legata alla sua nuova parrocchia, in particolare don Divo Barsotti. «Vengo a voi con una particolare trepidazione – ha detto don Holin – perché come comunità cristiana stiamo vivendo un momento di particolare importanza storica, con l’apertura della causa di beatificazione di don Divo Barsotti. Vengo a voi con desiderio, cari fratelli, di amare e servire questa comunità, con la speranza che insieme possiamo proseguire l’opera che Dio ci affida».

» L’omelia del Vescovo