Omelia per la Veglia di Pentecoste

San Miniato, Cattedrale, 14 maggio 2016
14-05-2016

Gerusalemme, il cenacolo; Maria con gli Apostoli; le porte chiuse per paura, per timore… All’improvviso le porte si aprono, la luce passa l’oscurità, la vita e la sua potenza fanno irruzione, il dono dello Spirito, dono della presenza e della forza del Risorto. E cambia la vita: le porte aperte, si esce per le strade, dalla paura si è riempiti di coraggio, di parresìa e si parla, si annuncia, si cammina. E’ Pentecoste!

Allora Gerusalemme; oggi San Miniato… In questa cattedrale invochiamo il dono dello Spirito santo, per tutti noi e in particolare per questi cresimandi. Il dono dello Spirito è per noi, ci è dato davvero, riveste la nostra vita, è Spirito consolatore, Spirito di vita, Spirito di amore. E anche noi passiamo dalla timidezza della vita al coraggio di annunciare la gioia del vangelo.

Le letture ci aiutano a comprendere i doni di questa effusione dello Spirito, per noi e per i cresimandi.
 

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