Omelia 65° Strage Duomo

Cattedrale di S. Miniato - 22 Luglio 2009
22-07-2009

65° strage del Duomo – Cattedrale di S. Maria e S. Genesio in S. Miniato


22 LUGLIO 2009


Omelia per la commemorazione delle vittime del duomo


 


Non possiamo passare sotto silenzio le vittime del duomo. Dobbiamo ricordarle ogni anno, per sempre. E’ giusto così, è doveroso, è necessario. Per tre motivi direi: innanzitutto perchè sono vittime innocenti dell’odio e della cattiveria umana. Anche solo per questo vanno ricordate. Si, qualunque sia stata la causa immediata della loro morte, esse sono vittime innocenti di un ingiusto stato di cose. Sono morte in un modo in cui non sarebbero dovute morire, in cui non era giusto morissero.


Lasciatemi anche dire che ha davvero poco senso alla fine voler mettere in carico a qualcuno in particolare queste vittime, quasi contenti di potersi sgravare la coscienza se quei morti possono essere attribuiti a qualcun altro da noi: in realtà, non ci si può scaricare così facilmente la coscienza. Coloro che morirono la mattina del 22 luglio del ’44 in questa chiesa furono vittime di un ingiusto stato di cose, comunque della violenza umana. Se è certamente necessario cercare le cause immediate e accettare la verità dei fatti senza voler piegare la realtà ai pregiudizi ideologici, non è men giusto considerare quelle vittime un carico pesante sulla coscienza di tutti, nessuno escluso: di chi pose le condizioni perchè fatti del genere potessero accadere; di chi li compì; di chi non impedì che accadessero; di chi seppe solo addossare la colpa agli altri. Queste vittime in-nocenti pesano sulla coscienza di ogni uomo che si ritenga tale e voglia vivere da uomo. Esse appartengono a tutti. [‘]


 


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