In attesa del nuovo Papa

09-03-2013


È davvero bello vedere al lavoro i Padri Cardinali, in questi giorni. Si preparano ad eleggere il successore dell’Apostolo Pietro, quale Vescovo di Roma e Pastore universale. I mass-media ne danno una visione distorta, fuorviante. Invece è bello vederli, percepirne le discussioni, immaginare le diversità di chi proviene da ogni angolo della terra. Si rivive in pieno una pagina degli Atti degli apostoli, quella che propongo alla meditazione di tutti. Essa ci fa vedere il modo di procedere della prima comunità cristiana, della prima chiesa, e ci accorgiamo che oggi riviviamo la stessa esperienza. Anche allora ci furono tensioni e discussioni. Si doveva decidere del cammino della chiesa e della evangelizzazione, del rapporto della nascente comunità cristiana con l’eredità ebraica. Si discusse insieme approfonditamente e si trovò la strada, quella che Dio aveva indicato. Lo Spirito Santo guidò quella prima Chiesa come oggi fa con noi. I Padri Cardinali, come gli apostoli, hanno discusso della chiesa e del mondo, hanno esaminato i problemi ancora aperti. Non tutti la pensano alla stessa maniera, esattamente come gli apostoli. Alla fine, saranno comunque strumenti del piano misericordioso di Dio per l’umanità. A tutti noi è in ogni caso dato lo stupore di vedere coi nostri occhi la realtà viva della chiesa, che solo occhi senza fede giudicano fuori dal tempo e ormai morta per il peccato dei suoi membri.


 


+Fausto Tardelli



Atti degli apostoli 15,1-29



1 Ora alcuni, venuti dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: «Se non vi fate circoncidere secondo l’usanza di Mosè, non potete essere salvati».2Poiché Paolo e Bàrnaba dissentivano e discutevano animatamente contro costoro, fu stabilito che Paolo e Bàrnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e dagli anziani per tale questione. 3Essi dunque, provveduti del necessario dalla Chiesa, attraversarono la Fenicia e la Samaria, raccontando la conversione dei pagani e suscitando grande gioia in tutti i fratelli. 4Giunti poi a Gerusalemme, furono ricevuti dalla Chiesa, dagli apostoli e dagli anziani, e riferirono quali grandi cose Dio aveva compiuto per mezzo loro. 5Ma si alzarono alcuni della setta dei farisei, che erano diventati credenti, affermando: «È necessario circonciderli e ordinare loro di osservare la legge di Mosè». 6Allora si riunirono gli apostoli e gli anziani per esaminare questo problema.


7Sorta una grande discussione, Pietro si alzò e disse loro: «Fratelli, voi sapete che, già da molto tempo, Dio in mezzo a voi ha scelto che per bocca mia le nazioni ascoltino la parola del Vangelo e vengano alla fede. 8E Dio, che conosce i cuori, ha dato testimonianza in loro favore, concedendo anche a loro lo Spirito Santo, come a noi; 9e non ha fatto alcuna discriminazione tra noi e loro, purificando i loro cuori con la fede. 10Ora dunque, perché tentate Dio, imponendo sul collo dei discepoli un giogo che né i nostri padri né noi siamo stati in grado di portare? 11Noi invece crediamo che per la grazia del Signore Gesù siamo salvati, così come loro».12Tutta l’assemblea tacque e stettero ad ascoltare Bàrnaba e Paolo che riferivano quali grandi segni e prodigi Dio aveva compiuto tra le nazioni per mezzo loro.


13Quando essi ebbero finito di parlare, Giacomo prese la parola e disse: «Fratelli, ascoltatemi. 14Simone ha riferito come fin da principio Dio ha voluto scegliere dalle genti un popolo per il suo nome. 15Con questo si accordano le parole dei profeti, come sta scritto:16Dopo queste cose ritorneròe riedificherò la tenda di Davide, che era caduta;ne riedificherò le rovine e la rialzerò,17perché cerchino il Signore anche gli altri uominie tutte le genti sulle quali è stato invocato il mio nome,dice il Signore, che fa queste cose,18noteda sempre. 19Per questo io ritengo che non si debbano importunare quelli che dalle nazioni si convertono a Dio, 20ma solo che si ordini loro di astenersi dalla contaminazione con gli idoli, dalle unioni illegittime, dagli animali soffocati e dal sangue. 21Fin dai tempi antichi, infatti, Mosè ha chi lo predica in ogni città, poiché viene letto ogni sabato nelle sinagoghe».


22Agli apostoli e agli anziani, con tutta la Chiesa, parve bene allora di scegliere alcuni di loro e di inviarli ad Antiòchia insieme a Paolo e Bàrnaba: Giuda, chiamato Barsabba, e Sila, uomini di grande autorità tra i fratelli. 23E inviarono tramite loro questo scritto: «Gli apostoli e gli anziani, vostri fratelli, ai fratelli di Antiòchia, di Siria e di Cilìcia, che provengono dai pagani, salute! 24Abbiamo saputo che alcuni di noi, ai quali non avevamo dato nessun incarico, sono venuti a turbarvi con discorsi che hanno sconvolto i vostri animi. 25Ci è parso bene perciò, tutti d’accordo, di scegliere alcune persone e inviarle a voi insieme ai nostri carissimi Bàrnaba e Paolo, 26uomini che hanno rischiato la loro vita per il nome del nostro Signore Gesù Cristo. 27Abbiamo dunque mandato Giuda e Sila, che vi riferiranno anch’essi, a voce, queste stesse cose. 28È parso bene, infatti, allo Spirito Santo e a noi, di non imporvi altro obbligo al di fuori di queste cose necessarie: 29astenersi dalle carni offerte agli idoli, dal sangue, dagli animali soffocati e dalle unioni illegittime. Farete cosa buona a stare lontani da queste cose. State bene!».



Disposizioni per questo tempo di attesa


1. A partire dalla domenica 3 marzo, nelle Sante Messe festive come in quelle feriali, le prime due intenzioni della preghiera dei fedeli siano le seguenti:


a) Per la Chiesa. Custodisci, o Padre, la tua Chiesa con la tua continua benevolenza, e poiché, a causa della debolezza umana, non può sostenersi senza di te, il tuo aiuto la liberi sempre da ogni pericolo e la guidi alla salvezza eterna. Preghiamo.


b) Per il nuovo Papa. Dona o Signore alla tua Chiesa universale  un nuovo Papa che ti sia accetto per santità di vita e che, interamente consacrato al servizio del tuo popolo, lo illumini con la verità del Vangelo e lo edifichi con la testimonianza della vita. Preghiamo.


Si concluda poi la preghiera dei fedeli con la seguente orazione:


Ascolta, o Dio, la tua Chiesa unita in concorde preghiera; scenda su di essa e in particolare sui Padri Cardinali, il tuo Santo Spirito, perché illumini la mente dei fedeli e tutti i rinati nel Battesimo siamo nel mondo testimoni e profeti del Tuo amore. Per Cristo nostro Signore.


2. Secondo quanto previsto dall’Ordinamento generale del Messale Romano al n. 374, volentieri acconsento che a partire dalla data di inizio del Conclave, martedì 12 marzo p.v., nella celebrazione delle SS.Messe nei giorni feriali si usi il formulario previsto ‘Pro eligendo pontifice‘, fatte salve le letture, che saranno sempre prese dal lezionario del giorno e il colore liturgico che rimarrà il viola.


3. Appena giungerà la notizia dell’elezione del nuovo papa, si suoneranno a festa le campane e così, per tre giorni, a mezzogiorno. Si predisporranno inoltre celebrazioni pubbliche di ringraziamento, possibilmente con il canto del ‘Te Deum’. A livellodiocesano in Cattedrale, con la mia presidenza, si celebrerà il ringraziamento in data da stabilire, che sarà tempestivamente comunicata.