Siamo arrivati a Pasqua. Dopo una quaresima che è stata una quarantena e una inedita e impensabile settimana santa, è Pasqua.
Vorremmo farci gli auguri, condividere la gioia che viene dalla primavera e soprattutto dall’annuncio di vita che è il Signore Risorto. Ma sembra quasi di mancare di rispetto verso chi soffre o è stato segnato dal lutto nel dire a cuor leggero «buona Pasqua». Mentre mi accingo a scrivere questi auguri pasquali mi giunge la notizia di una persona amica, di Pavia, con la quale ho condiviso tanta storia di Azione cattolica, ricoverata oggi per Covid-19. Allora l’augurio pasquale, di nuovo, si ferma in gola. Come si fa? Mentre ci penso mi accorgo di tante voci che con un singolare augurio pasquale stanno raggiungendo me in questi giorni. È questo allora che posso condividere con tutti voi: l’augurio di vita e di resurrezione che io, per primo, ho ricevuto da altri fratelli e sorelle, da tante storie di vita.
Buona Pasqua risuona nel mio cuore grazie alle tante voci e volti che con telefonate o videochiamate mi hanno raggiunto in questi giorni. Quanto bisogno di incontro e di condivisione abbiamo scoperto in questi giorni! Quanta ricerca di relazioni vere di amicizia, di ascolto, di vicinanza. Ebbene, in questo desiderio di incontrarci, stare vicino, riscoprire i legami veri, allacciarne di nuovi nella fiducia è racchiuso un annuncio di Pasqua che sento autentico, vero, possibile.
Buona Pasqua risuona anche alle mie orecchie grazie ai volti di tanti, soprattutto giovani, che nelle Caritas diocesana e parrocchiale, nel gruppo di pastorale giovanile e in altre associazioni (Misericordia, Shalom, Agesci, Azione cattolica e tante altre) raccontano storie di generosità, di attenzione, di aiuto, di sacrificio, di preghiera per farsi vicino a chi è nella malattia, magari solo, bisognoso di attenzione e di soccorso.
Buona Pasqua sento risuonare nei luoghi della fragilità: gli ospedali, le case per anziani o per disabili, le abitazioni dei poveri e di chi teme per il lavoro e per il futuro… Vi sono barlumi di bene e di luce proprio lì dove c’è la sofferenza, l’incertezza dell’avvenire e la fatica. Si scopre che la Pasqua è annuncio che travolge e luce che sconfigge le tenebre. Buona Pasqua sento cantare nelle case di tutti noi dove il ritrovarci di famiglia, con un tempo vissuto con più calma e attenzione all’altro, con inaspettate capacità di dialogo e di incontro, con volti che si pensava conosciuti e che si scoprono nuovi, e anche con l’allegria delle voci dei bimbi, diventa scoperta di un tesoro che avevamo dimenticato. Così mi viene annunciata la Pasqua e risuona per me l’annuncio di vita del Risorto.
Lo sentite anche voi? Guardatevi attorno, aprite le orecchie e gli occhi per stupirvi dei tanti segni di gioia e di vita che già ci stanno accompagnando, pure in un tempo avvolto dalle tenebre. Allora è Pasqua davvero e tu stesso puoi diventarne annunciatore e testimone. Buona Pasqua.