San Miniato

Una mostra sul Servo di Dio Enrico Medi

di don Francesco Ricciarelli

Non solo tartufo nei weekend di novembre a San Miniato. Accanto agli stand gastronomici e ai prodotti tipici del nostro territorio trovano spazio alla mostra mercato sanminiatese eventi che accendono i riflettori su luoghi e personaggi della cultura, non solo locale, talvolta ingiustamente dimenticati. Quest’anno parteciperanno alla kermesse alcune località delle Marche, che condivideranno sotto la Rocca i loro saperi e sapori.

Tra queste, Porto Recanati che presenterà anche un omaggio a due dei suoi figli più illustri: Giacomo Leopardi, nell’anniversario della composizione dell’«Infinto», ed Enrico Medi, scienziato, divulgatore e politico, per il quale è in corso il processo di canonizzazione. Se il poeta recanatese non ha bisogno di presentazioni, forse la figura di Enrico Medi è meno familiare ai nostri contemporanei e conterranei. Nato nel 1911 a Porto Recanati, ma trasferitosi ancora piccolo a Roma, si laureò in fisica alla Sapienza, a soli 21 anni, sotto la guida di Enrico Fermi. Svolse attività accademica nell’istituto universitario di Geofisica, di cui divenne direttore, e negli anni ’40 ottenne la cattedra di Fisica sperimentale all’Università di Palermo. Sposato, padre di sei figli, Enrico Medi divenne noto al grande pubblico grazie a una trasmissione televisiva da lui ideata, «Avventure della scienza», in cui spiegava temi scientifici con linguaggio chiaro e immediato. Partecipò come commentatore alla storica diretta dello sbarco del primo uomo sulla luna il 20 luglio 1969. Si impegnò in politica inizialmente come membro della Costituente per la Democrazia Cristiana, poi come deputato nella prima legislatura della Repubblica. Venne in seguito eletto Consigliere al Comune di Roma. Nel 1952 lasciò la politica per dedicarsi alla scienza e all’apostolato. Nel 1958 divenne vicepresidente dell’Euratom, ma si dimise nel ’64 per motivi di coscienza. Nel 1966 il Papa lo nominò membro della Consulta dei laici per lo Stato della Città del Vaticano.

Fu uno dei primi firmatari dell’appello per il referendum abrogativo della legge sul divorzio. Nel ’72 fu eletto di nuovo Deputato al Parlamento con largo suffragio. Morì a Roma il 26 maggio 1974. Enrico Medi fu un convinto assertore della sinergia tra scienza e fede per la ricerca dell’unica conoscenza degna di essere indagata: la verità. «Sono vicini disse – i tempi nei quali scienza, filosofia e teologia si incontreranno, portando pienezza di luce nel pensiero dell’uomo. Il sapere e la ricerca avranno della realtà un senso tutto rinnovato, profondo, sostanziale, luminosamente intrinseco di unitaria chiarezza». Nel 1996 è stato aperto a Senigallia il suo processo di canonizzazione, la cui fase diocesana si è conclusa nel 2013. A San Miniato fino al 20 novembre sarà possibile visitare una mostra pittorica dedicata a lui dal titolo «Enrico Medi, lo scienziato che vedeva oltre la luna».