Riflessioni

Sfruttamento dei Paesi poveri, ingiustizia che grida vendetta

di Donatella Daini

Uno squarcio sulla storia africana degli ultimi decenni e storie di abusi sessuali su minori nei cosiddetti paesi in via di sviluppo per capire il perché dei flussi migratori.

Di questo ha parlato Silvestro Montanaro, giornalista e documentarista, la scorsa settimana nell’Aula magna del Seminario di San Miniato e a Pontedera nei locali del centro pastorale culturale Mantellate. Per chi non ricordasse, Montanaro è autore di molti libri, ha lavorato in Rai per tanti anni come giornalista d’inchiesta, occupandosi di camorra, del caso Tortora, è stato inoltre autore di alcune puntate di «Sciuscià», trasmissione condotta da Michele Santoro, e di «C’era una volta». Le conferenze erano inserite nel contesto del programma ecumenico della settimana di preghiera per l’unità dei cristiani e, nello specifico, la conferenza sanminiatese è stata organizzata dal «Gruppo di impegno ecumenico di Pisa» in collaborazione con «La pietra d’angolo» e la «Libreria al Seminario».

Montanaro, che ha girato in lungo e in largo il sud del mondo, ha trasmesso al pubblico, oltre che la sua professionalità, tutta la sua umanità e sensibilità come si evince dal suo racconto: «Mae era una bambina tailandese di dodici anni, la sua famiglia era povera, e un’altra famiglia si offrì di portarla con se promettendole una vita dignitosa. Arrivati a Pattaya, sull’Oceano indiano, Mae visse pochi attimi di felicità vedendo per la prima volta il luccichio del mare, poi fu violentata da un cliente straniero, venne poi riportata da un chirurgo che la ricucì per quattro volte, le vergini vengono pagate molto di più, dopo di che una sequenza di aborti, infine il contatto con il virus dell’AIDS che la portò alla morte perché non poteva pagarsi le medicine. La parola prostituta – ha affermato il giornalista – è una definizione infame, inventata dagli uomini. Avete mai visto un ministro degli interni di qualunque partito politico che combatta contro il turismo sessuale? Dobbiamo batterci contro la violenza e l’indifferenza degli uomini – ha concluso Montanaro. Ma del resto nei nostri territori spesso osserviamo prostitute africane o dell’est che sono costrette a vendersi e nessun sindaco combatte seriamente il fenomeno, multando i cosiddetti bravi padri di famiglia che sfruttano queste povere ragazze».

A proposito dell’Africa, Montanaro ha raccontato in breve la vita di Thomas Sankarà, ex presidente dell’Alto Volta che cambiò il nome del suo paese con Burkina Faso che significa (Patria degli uomini integri) e che fu ucciso a quanto pare da Blaise Compaoré pienamente spalleggiato da potenze straniere: «Sankarà aveva posto come criterio base della sua azione di governo la felicità dei governati, non dei governanti. Aveva istituito un sistema di dichiarazione dei redditi pubblico, si occupò della sanità in maniera appropriata, potenziò l’istruzione e dette il potere anche alle donne. Girava in bicicletta e viveva modestamente, ma soprattutto sosteneva che l’Africa aveva già abbondantemente pagato il suo enorme debito pubblico e questo la Francia ed altri stati non lo potevano accettare, egli costituiva un cattivo esempio». Per tutto questo il 15 ottobre 1987 Sankarà perse la vita. Nel 2013 fu chiusa la trasmissione «C’era una volta» dopo una puntata dedicata all’omicidio di Thomas Sankarà, nella quale si indicava come assassino l’allora attuale presidente Blaise Compaoré che in quei giorni era stato invitato nel nostro paese dall’allora governo Monti. Ma per capire meglio la situazione economica dell’Africa che induce migliaia di persone a fuggire in Europa, Silvestro Montanaro ha spiegato i meccanismi diabolici che le ex colonie impongono a questo ricchissimo continente: «Nel Niger per esempio, che è ricco di uranio, la Francia, che lo acquista, paga solo il 5% del suo valore. Nel Congo dove tutte le sere gruppi armati stuprano e schiavizzano le persone, le compagnie minerarie di tutto il mondo pagano i materiali preziosi che ricavano solo il 2% del loro valore effettivo. Se la gente o i politici come Sankarà si ribellano, vengono semplicemente uccisi. Quando il presidente Obama fece una legge molto severa, per la quale tutte le compagnie dovevano avere una tracciabilità delle materie prime, nel Congo scoppiò la pace. La Costa d’Avorio è fra i più grandi produttori di Cacao del mondo, ma la trasformazione del prodotto avviene in Francia e in altri paesi europei, per cui nel paese africano non si trova nemmeno una barretta di cioccolato. L’Africa è il continente della miseria perché non può trasformare le sue materie prime, le quali oltretutto sono pagate pochissimo. Se l’Europa continuerà a seminare morte e miseria, raccoglierà morte e miseria. Prima la Libia era un paese ricco, dove tanti africani andavano a lavorare, lo abbiamo distrutto e adesso ovviamente le persone approdano in Italia». Ma una chiacchierata a tu per tu con Silvestro Montanaro, non potevamo non farla.