Casciana Terme - II Viacariato

Presentato il nuovo Libro di canti diocesano

di don Angelo Falchi

Lo scorso lunedì 29 maggio una cinquantina di cantori e direttori di cori parrocchiali del 2° Vicariato, detto della Valdera e delle Colline Pisane, si sono riuniti nella chiesa parrocchiale di Casciana per la presentazione del nuovo libro dei canti liturgici della diocesi di San Miniato.
Il Presidente della Commissione diocesana di Musica sacra, mons. Bruno Meini,e il M° Carlo Fermalvento hanno presieduto l’assemblea, coadiuvati dai direttori locali Sandra Dal Canto e Benedetto Deri. I partecipanti provenivano da una decina di parrocchie, fra le quali Ponsacco, Cevoli, Forcoli, Fauglia, oltre, naturalmente a Casciana Terme con le sue frazioni di Collemontanino, Parlascio e Sant’Ermo.
Dopo un saluto di benvenuto ai partecipanti, ha aperto i lavori mons. Bruno Meini, mettendo in risalto l’importanza del canto nella liturgia, come ben documentato dalla Costituzione conciliare “Sacrosanctum Concilium”.
Mons. Meini ha evidenziato lo stretto rapporto che intercorre tra il canto gregoriano e la polifonia, paragonabile a quello tra madre e figlia. Se fosse mancato il gregoriano non avremmo avuto Palestrina e tutti gli altri grandi compositori dal 1500 in poi. La Riforma liturgica voluta dal Concilio Vaticano II, tributava grande onore al canto gregoriano, in parte disatteso nei decenni successivi. Nella intenzione dei riformatori c’era ben marcata la convinzione che, a parità di condizioni, si sarebbe dovuto preferire il canto gregoriano.
L’abbondante produzione di musica sacra per uso liturgico che si è poi avuta nei decenni successivi al Concilio, ha fatto sì che il gregoriano diminuisse notevolmente la sua presenza nella liturgia.
Successivamente ha preso la parola il M° Fermalvento, che è passato a presentare il libro stesso, «Cantiamo al Signore», un volume molto elegante di 1120 pagine, edito dalla Elledici, con canti suddivisi in molte sezioni. Un testo che ha richiesto circa 8 anni di lavoro, di ricerca, di confronto con una ventina di repertori di varie altre regioni italiane.
A differenza del precedente, questo libro, per ogni canto, ha la notazione musicale; importante perché non si stravolgano le melodie e per un fine anche pedagogico: invogliare a conoscere la musica. La ripartizione delle 15 sezioni segue l’andamento dell’anno liturgico e si arricchisce nell’ultima parte di sezioni dedicate ai canti mariani al culto eucaristico, alla liturgia dei defunti, oltre a inni propri della nostra diocesi e all’ordinario della Messa.
La raccomandazione è che il libro diventi uno strumento per poter partecipare meglio alla sacra liturgia.