“L’amicizia con Dio si sviluppa sempre in uno spazio geografico”
(Papa Francesco)
Dio non ha amato e non ama solo il Figlio (l’uomo, l’umanità), Dio ha amato e ama anche la sua Creazione, cioè il Cosmo. Dio sta al centro tra due passioni travolgenti. Infatti: Cosmo, Dio, Uomo: in ciò è l’essenziale. E la fede dei cristiani non può che essere cosmoteandrica: una fede veramente universale. Il Signore dunque ha fondato un’Alleanza, da onorare e prediligere, un rapporto, per così dire, verticale tra Lui e l’uomo a un rapporto orizzontale tra l’uomo e il Cosmo. “Suolo, acqua, montagna, tutto è carezza di Dio”, scrissero i vescovi l’anno passato nel loro messaggio per la giornata della custodia del Creato, invitando tutti i fedeli a fare un viaggio, un cammino da pellegrini che vogliono tornare a riconoscere ciò che, colpevolmente hanno dimenticato. Un viaggio che avrebbe potuto essere “ elemento di convergenza ecumenica, tema importante di dialogo interreligioso…un’educazione dello sguardo per imparare ad apprezzare la bellezza e per scoprire in essa un segno di Colui che ce la dona”. Andammo quindi a camminare in una zona fra le più “dimenticate” della nostra Diocesi: il padule di Fucecchio. Davvero, lì, insieme alla meravigliosa natura, dovemmo riconoscere il nostro peccato di omissione per un ambiente che fortunatamente, e anche fortunosamente, in pochi, avevano mantenuto e preservato, anche nella memoria con un museo. Quest’anno il messaggio dei Vescovi ha inteso affermare con forza: “Coltivare l’alleanza con la terra”. Quindi l’alleanza non ha solamente il senso di una visita, di un pellegrinaggio ma anche di un più attento sostare per meditare, insieme, una proposta che richiama il dono della terra come spazio abitabile nel quale “ Dio promette un futuro in cui l’umanità e gli altri esseri viventi possano fiorire nella pace”. Quindi occorre il massimo di attenzione perché, come ha sottolineato Papa Francesco: “Per ognuno di noi la storia dell’amicizia con Dio si sviluppa sempre in uno spazio geografico”. Vale a dire che il rapporto orizzontale Uomo-Creazione di Dio è, e deve essere, un rapporto dinamico, per tutti, che spinge a custodire, ma anche a coltivare nel rispetto di “seme e messe, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte, che dureranno finché durerà la terra (Gn8,22). Rapporto dinamico, come hanno voluto ripetere la CEI e il Papa cinque giorni dopo il primo settembre in preparazione della giornata del ringraziamento”. Una riflessione che mette al centro la verità delle specie… denunciando la perdita delle biodiversità delle colture (circa il 75% nel secolo passato) e la perdita della diversità generica delle piante…da qui il richiamo alla necessità di un sistema economico capace di rinsaldare il legame con il territorio e la valorizzazione del modello agricolo italiano. Per tutto questo dunque siamo arrivati alla decisione-impegno insieme, l’Ufficio Diocesano per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso e l’Ufficio Diocesano per i problemi sociali e il lavoro, la giustizia e la pace, di ritornare anche quest’anno nella zona del Padule come descrive, invitando tutti, il programma che segue.
Domenica 7 Ottobre 2018- Parrocchia di Castelmartini
Ore 9:30 Accoglienza e preghiera iniziale.
Ore 10:00 Passeggiata guidata alla riserva naturale del Padule di Fucecchio.
Ore 13:00 Pranzo (è necessario prenotare c/o Fagni Raffaello: 3476419948).
Ore 15:00 “in ascolto della Parola e della terra” : riflessione e confronto a partire dalla Parola di Dio e dall’enciclica “Laudato si”.
Ore 16:30 Santa Messa presso il Parco della Rimembranza, celebrata da mons. Andrea Migliavacca, Vescovo di San Miniato.
*In caso di pioggia l’incontro inizierà alle ore 11:00 presso il centro di ricerca del Padule di Fucecchio