All’avvio del nuovo anno pastorale abbiamo incontrato per una chiacchierata Davide Pupeschi e Daniela Martini, responsabili dell’Ufficio diocesano di Pastorale familiare. È stata l’occasione per fare il punto sullo status quo e per anticipare le iniziative future.
Davide e Daniela, che configurazione ha assunto negli ultimi anni l’Ufficio per la pastorale familiare della nostra diocesi? In particolare da chi è composto e qual è il suo ruolo nella più generale pastorale della Chiesa sanminiatese?
«Attualmente l’équipe dell’ufficio è composta da un presbitero diocesano, un religioso e alcuni laici. Il fatto che sia composto prevalentemente da famiglie, per le famiglie, rende questo organismo una realtà accogliente e dinamica. Allo stesso tempo però questa ricchezza diventa criticità, in quanto le famiglie hanno spesso ritmi che non favoriscono la continuità. Viviamo ad esempio, proprio in questo periodo, un momento in cui sentiamo la necessità di allargare la componente laicale di quest’ufficio ma allo stesso tempo incontriamo difficoltà a trovare persone che condividano iniziative e che abbiano a cuore la famiglia.
Anzi, approfittiamo dello spazio concessoci sul settimanale diocesano per lanciare un appello a chi vuol dare la sua disponibilità, impegnandosi nell’importante compito di evangelizzare la famiglia. Ci potete contattare scrivendoci all’indirizzo famiglia@diocesisanminiato.it. L’ufficio di pastorale familiare ha lavorato in questi anni secondo le indicazioni di monsignor Tardelli, prima, e di monsignor Migliavacca, dopo, organizzando molte iniziative di pregio e valore. Tuttavia una verifica a posteriori porta a chiederci per quale motivo tali iniziative siano state in massima parte disattese».
Quale tipo di attività svolgerà la «Familiare» diocesana nell’anno pastorale appena iniziato?
«Quest’anno nel calendario diocesano non compariranno iniziative organizzate dal nostro ufficio. Abbiamo scelto di lavorare in prospettiva futura, assumendo un atteggiamento di ascolto e preghiera. Una specie di “anno sabbatico” per osservare, riflettere e meditare nuove azioni per il futuro. Da questo punto di vista approfondiremo tematiche estremamente delicate che vorremmo trattare in futuro: famiglie ferite ed educazione all’affettività. Il nostro desiderio è quello di allargare la collaborazione in modo da coinvolgere quante più persone possibile».
Dopo sei anni come responsabili della nostra Pastorale familiare, quali criticità continuate a veder emergere e dove ritenete sia maggiormente necessario concentrare gli sforzi?
«Nell’ultimo anno e mezzo, in seguito agli esiti dei laboratori – uno era proprio sulla famiglia – attivati in diocesi grazie all’iniziativa del vescovo Andrea, siamo entrati in ascolto dei bisogni delle famiglie, osservando la necessità di una maggiore formazione per affrontare le situazioni urgenti e di sofferenza vissute oggi».
Quando si parla di Pastorale familiare, si pensa sempre alla dimensione “ad intra”, costituita da famiglie che già fanno un percorso di fede. In che modo invece vi ponete verso le famiglie “ad extra”, ossia verso tutte quelle famiglie che sono lontane da una dimensione partecipata di vita cristiana? E soprattutto in che modo le parrocchie e i sacerdoti della nostra diocesi possono aiutare il vostro impegno e il vostro apostolato?
«Configurazione specifica dell’Ufficio è sottolineare il valore della famiglia cristiana, per questo sentiamo l’esigenza di interrogarci per rispondere alle varie esigenze, coinvolgendo anche presbiteri diocesani. Vorremmo infatti valorizzare le iniziative di pastorale familiare proposte dalle parrocchie, in quanto riteniamo che sia un modo efficace per raggiungere anche persone “distanti”. L’annuncio e il coinvolgimento delle famiglie non può che avvenire nella comunità parrocchiale, dove i fedeli possono essere seguiti più da vicino. A questo scopo chiediamo proprio a tutte parrocchie della diocesi, ai movimenti e alle associazioni ecclesiali di inviarci informazioni e volantini sulle loro iniziative, in modo da divulgare sui canali dell’ufficio famiglia i vari eventi. In questo modo, iniziative per la famiglia che rimarrebbero in un ristretto circuito parrocchiale, possono essere amplificate a tutta la diocesi Annunciamo inoltre che come commissione per la Pastorale familiare ci ritroveremo per pregare per le famiglie e le loro problematiche, alla chiesina dell’Oasi delle Capanne partecipando all’adorazione eucaristica perpetua il terzo lunedì del mese dalle 21 alle 23 a partire dal 18 novembre. Si tratterà di un’occasione speciale a cui tutti sono invitati, per chiedere l’aiuto di Gesù nelle fatiche e ringranziarlo per le gioie che viviamo nelle nostre famiglie».