Lectio Biblica a.p. 2021-2022

Lettera ai Galati

a cura di Mons. Morello Morelli

È disponibile online (link sottostante) e in curia in formato cartaceo il sussidio curato da Mons. Morello Morelli, sulla Lettera ai Galati per la lectio biblica dell’anno pastorale 2021-2022. Riportiamo di seguito la presentazione di Mons. Vescovo.


Il capitolo fondamentale di ogni progetto pastorale per la Diocesi e per le nostre Chiese è la Parola di Dio che ci raggiunge nel testo scritturistico.

Così veniva anche richiamato dal Concilio Vaticano II nella Dei Verbum al n. 1: “In religioso ascolto della Parola di Dio e proclamandola con ferma fiducia…”.

Anche noi, Chiesa che è in San Miniato, vogliamo vivere il nostro cammino ecclesiale, in ascolto della Parola di Dio e ritrovare in essa la voce che dà vita e che chiama, la luce per operare un discernimento guidato dallo Spirito santo, la saggezza per compiere scelte e percorsi pastorali, la fortezza per attuare i progetti e gli orientamenti di cammino.

La nostra comunità cristiana si appresta a intraprendere alcuni percorsi prioritari, insieme alle tante iniziative della pastorale ordinaria della nostra Diocesi e delle varie comunità, parrocchiali e aggregative.

Siamo chiamati a riprendere il cammino che ha subìto una brusca frenata a causa della pandemia: le iniziative pastorali per i ragazzi e i giovani; la cura e il dialogo con la cultura e il mondo contemporaneo; la vicinanza ai più deboli, siano essi i poveri, gli anziani, i malati, chi vive una qualche disabilità, chi è ritenuto “diverso”; la piena e ricca partecipazione alla liturgia, in particolare la celebrazione eucaristica domenicale e tanto altro ancora.

Stiamo vivendo anche un itinerario verso il Giubileo della Diocesi che inizierà il 5 dicembre 2022, un cammino che ci offrirà proposte di preghiera, di approfondimento storico, di sguardo culturale e artistico, di annuncio di Vangelo, per fare festa nei 400 anni della nostra Diocesi.

Potremo riprendere con l’inizio del 2022, si spera, la visita pastorale e quindi una straordinaria occasione di incontro del vescovo con le comunità locali, soprattutto con volti, storie, fatiche, progetti della nostra gente, con attenzione a tutti e non solo a chi si sente parte della comunità.

Come Chiesa che è in Italia stiamo anche per intraprendere il percorso sinodale che ci offrirà occasioni concrete di ascolto delle varie componenti del popolo di Dio e la possibilità di offrire alla Chiesa la nostra voce, proposte, interrogativi, attese. E questo cammino sinodale si incrocerà anche con il cammino del Sinodo della Chiesa universale che pure ci coinvolgerà nel dialogo e nella proposta.

Sono questi alcuni itinerari di cammino pastorale che ci vedranno impegnati e che potremo vivere con autentico spirito ecclesiale solo se prima ci mettiamo “in ascolto” della Parola.

Come ogni anno ci aiuta in questo “ascolto” il sussidio che qui viene presentato, il commento alla Lettera di San Paolo ai Galati, frutto del lavoro, della preghiera e della intelligenza del Vicario generale mons. Morello Morelli, che desidero di cuore ringraziare.

Questo sussidio si inserisce in un quadro più ampio di commento alle lettere di Paolo che in questi anni la Diocesi ha proposto.

La lettera ai Galati è un testo fondamentale nella teologia e nella produzione paolina, uno scritto da comprendere insieme alla lettera ai Romani e che offre il cuore, la sintesi, l’essenza della teologia paolina, in particolare riguardo al tema della Grazia.

È la lettera nella quale Paolo annuncia che solo per Grazia siamo salvi e che la Pasqua di Cristo ci ha liberato da ogni sottomissione alla legge antica, per introdurci nella vivacità e nella libertà che la Grazia, il dono e l’iniziativa di Dio offrono.

L’adesione a questa opera di Grazia, di vita, di Dio è la fede, il frutto che l’incontro con Cristo ci può regalare.

In ascolto della lettera ai Galati ci viene offerto dunque uno sguardo sintetico, una luce per comprendere e vivere gli itinerari pastorali sopra richiamati: è la fede il cuore di ogni annuncio e di ogni incontro tra fratelli. E l’annuncio della fede è che Cristo è il Salvatore e che per ciascuno di noi Egli ha una iniziativa di bene e di vita, una iniziativa di amore.

È questa Parola che come Chiesa e come cristiani noi possiamo annunciare e donare ad ogni uomo e donna e che vogliamo custodire e trasmettere nei vari itinerari pastorali.

Chiedo e mi attendo dunque che questo sussidio possa animare la preghiera e la riflessione nelle nostre comunità e diventare anche strumento di lettura, di approfondimento e di preghiera personale.

La lettura e la preghiera alla luce di questa parola di Paolo ci regali di sentirci amati da Dio e da Lui chiamati ed inviati ad annunciare la sua Grazia.

+ Andrea Migliavacca