Intervista a don Fabrizio Orsini

«Incrementare l’adorazione perpetua»

di don Francesco Ricciarelli

Nuovo impulso per l’Adorazione perpetua all’Oasi di Capanne, a cinque anni dalla sua istituzione: si cercano altri fedeli che si mettano a disposizione per aumentare i turni di preghiera davanti al Santissimo Sacramento. Ne abbiamo parlato con don Fabrizio Orsini, responsabile diocesano dell’iniziativa.

Don Fabrizio, si avvicina un anniversario importante per l’Adorazione perpetua in diocesi. Come sono andati questi primi cinque anni?

«Abbiamo riscontrato una crescita dei partecipanti, ma ci sentiamo di riproporre ancora questa esperienza di preghiera come sostegno all’azione pastorale della nostra diocesi. Fu il vescovo Migliavacca a prendere la decisione di avviare questa iniziativa con lo scopo di intensificare la preghiera per la Chiesa, per le vocazioni, per le famiglie e per gli ammalati nel corpo e nello spirito. Io mi resi disponibile a fare da coordinatore e feci notare che quella dell’Oasi di Capanne poteva essere una cappella adatta per l’adorazione. L’iniziativa entrò in vigore il 23 settembre 2018 con l’adorazione quotidiana dalle 18 alle 24. Il tempo dell’adorazione si è poi allargato a comprendere anche il sabato mattina dalle 8 alle 12. Questo anniversario diventa un’occasione di verifica e un momento di riproposta a tutta la diocesi per stimolare sempre più persone a prendersi l’impegno di stare davanti al Signore.

Come sono organizzati i turni di adorazione?

«L’impegno è di un’ora settimanale o quindicinale, ma c’è anche la categoria dei cosiddetti jolly, che i coordinatori possono coinvolgere per tamponare le eventuali assenze. Insieme a me ci sono altre 5 persone responsabili che si occupano dei vari settori e orari. La difficoltà è che almeno due persone devono essere presenti per ogni turno, quindi sono coinvolte più di novanta persone ogni settimana. Ci sono stati poi dei momenti particolari in cui il tempo di adorazione è stato prolungato, tra il sabato e la domenica, ad esempio quando abbiamo pregato per la pace in Ucraina, per l’ingresso del nuovo vescovo, o in occasione dei tempi liturgici forti o del triduo del Corpus Domini. Ma facciamo fatica ad allargare stabilmente i tempi di adorazione, infatti tante persone hanno dato l’adesione come jolly ma non se la sentono di prendere un impegno fisso. In ogni caso si può dare anche una disponibilità mensile».

Come si svolge l’ora di preghiera?

«L’adorazione è silenziosa, non c’è animazione liturgica. L’auspicio è quello di proporre un’esperienza personale del rapporto col Signore che diventa anche sostegno all’azione pastorale di tutta la Chiesa. L’adorazione eucaristica è anzitutto la continuazione della celebrazione dell’Eucarestia. Si tratta di mettere al centro il Signore Gesù perché conquisti il nostro cuore e lo guarisca dalle tante idolatrie del nostro tempo. L’adorazione è anche una missione, un servizio di rappresentanza, per cui si adora a nome della Chiesa, in forza del sacerdozio comune di tutti i fedeli. L’adorazione è anche riparazione: adorare Gesù è rispondere all’amore che Lui ci dona continuamente nell’Eucarestia per controbilanciare l’indifferenza, il rifiuto, la negazione, il male che viene fatto al Corpo mistico che è il Popolo di Dio. L’adorazione è partecipare alla vittoria del Signore sul male, per contrastare l’azione del Nemico in tanti ambiti della storia. L’Adorazione eucaristica perpetua infine è un grande atto di carità nei confronti di coloro che sono malati nel corpo e nello spirito».

Quali sono le modalità per aderire?

«Chi vuol rendersi disponibile può inviare una mail all’indirizzo adorazioneperpetua@diocesisanminiato.it e sarà ricontattato da un responsabile. Ulteriori informazioni sono presenti sulla pagina Facebook «Adorazione Eucaristica Perpetua Diocesi San Miniato» o sulla pagina dedicata del sito diocesano.