Dall’11 al 14 luglio nella diocesi polacca di Przemysl e nella città ucraina di Leopoli

Il vescovo Andrea in Ucraina e Polonia: un incontro di fraternità tra le chiese

La Redazione

Il movimento Shalom l’aveva già annunciato nel mese scorso: un viaggio umanitario in Ucraina e Polonia a cui parteciperà anche il vescovo Andrea. Con lui faranno parte della delegazione, che porterà ai profughi ucraini aiuti e solidarietà, il presidente di Shalom Vieri Martini, i sacerdoti don Luca Massari (diocesi di Pavia), don Donato Agostinelli e don Andrea Cristiani, il sindaco di Fucecchio Alessio Spinelli, la giornalista Romina Gobbo, il generale Antonino Zarcone, coordinatore del viaggio umanitario, e tre giovani di Forcoli componenti della band Rock & Peace.

Dall’11 al 14 luglio la delegazione visiterà la diocesi polacca di Przemysl e la città ucraina di Leopoli, a 70 km dal confine con la Polonia. Monsignor Migliavacca incontrerà l’arcivescovo di Przemysl, Adam Szal, e l’arcieparca greco-cattolico di Leopoli, Ihor Voz’njak, per esprimere, ha dichiarato, «la vicinanza della nostra chiesa di San Miniato a queste chiese sorelle e portare una testimonianza di fraternità e di richiesta di preghiera per la pace».

Il viaggio è stato organizzato dal Movimento Shalom, d’intesa con l’Ufficio Nazionale della Caritas Italiana. Il direttore della Caritas di San Miniato, don Armando Zappolini, ha commentato: «La visita del nostro vescovo Andrea in Ucraina vuol dare continuità all’aiuto già iniziato, creando una relazione tra le chiese. Come diceva San Paolo nella seconda lettera ai Corinti, quando richiamava alla solidarietà, non si tratta soltanto di qualcosa di materiale ma è veramente una chiesa che abbraccia un’altra chiesa e la sostiene, in uno scambio che arricchisce entrambi. Mi auguro che da questo incontro del nostro vescovo con i due vescovi – ha chiosato don Zappolini – nasca una relazione che porti i vescovi polacco e ucraino a venire qui da noi e a favorire una relazione personale che dà un ulteriore significato di fraternità agli aiuti economici offerti».

Il fondatore di Shalom, don Andrea Cristiani, ha affidato a un post di Facebook le sue riflessioni, ricordando l’impegno umanitario del movimento nei diversi teatri di guerra: «I sentieri sui quali ci muoviamo – scrive don Cristiani – sono quelli tracciati dalla nostra visione di un mondo unito, dove viene clamorosamente violato il principio fondamentale e nel modo più disumano, della fratellanza universale». Il viaggio fa seguito alla marcia contro tutte le guerre e per il disarmo globale, svoltasi la mattina di sabato 25 giugno, con fulcro al Santuario Francescano di San Romano, a cui il vescovo Andrea ha voluto essere presente.