Riflessioni

Il Mese del Rosario

di Antonio Baroncini

È arrivato ottobre: uno dei mesi più celebrati a livello poetico, pittorico, agreste per le sue bellezze naturali che il clima porta con sé. «Il sole giallo di ottobre m’è dolce! Non scalda quasi: lo cerco tremando. Ferisce obliquo le cave volte dei boschi ingialliti ardono d’oro, divampano violentemente il tramonto. Mi par che l’aria sia anch’essa più tenue e rara», uno scorcio di una bella poesia di Enrico Thovez, che fotografa a livello poetico il dolce ed un po’ malinconico mese di ottobre. Quadri di Moran, di Klimt, di Monet, immortalano i suoi mille colori: dalle svariate tinte di marrone del bosco che perde le proprie foglie («Pauvre feuille desséchée. Où vas-tu? Je n’en sais rien») al grigio torpore dell’aria che odora di mosto e di vino, illuminata da un vecchio sole ottobrino che splende sulle vigne “saccheggiate”.

Ottobre nella sua mitezza ci dona anche dei frutti, quasi tutti doni squisiti autunnali, protagonisti della Terra Promessa: «Il Signore tuo Dio sta per farti entrare in un paese fertile: paese di torrenti, di fonti e di acque sotterranee… paese di frumento, di orzo, di viti, di fichi e di melograni, paese di ulivi, di olio e di miele», un brano del Deuteronomio che illustra i particolari della liberazione del popolo d’Israele ed il dono di un “nuovo giardino” a lui promesso. È bello e importante ricordare quanto queste specie di frutti assumano riferimenti simbolici e rituali che nel Vecchio Testamento rappresentano la Terra Promessa, trasferendosi poi nel Nuovo Testamento sulla persona di Gesù, assumendo connotazioni messianiche. Ricordiamole nel suo valore evangelico. Gesù diventa la vera vite che produce il frutto per allietare la festa ed annunciare il Regno, l’ulivo dell’unzione definitiva alla volontà del Padre, il frumento macinato per il pane che sazia oltre la fame, come il fico, come la palma, simbolo della salvezza e della vittoria.

La Chiesa attribuisce a ogni mese un significato liturgico e ottobre è dedicato al Santo Rosario, ricco anche di avvenimenti mariani. «Il mese di Ottobre, come ci ricorda papa Benedetto XVI, è dedicato al santo Rosario, singolare preghiera contemplativa con la quale, guidati dalla celeste Madre del Signore, fissiamo lo sguardo sul volto del Redentore, per essere conformati al suo mistero di gioia, di luce, di dolore e di gloria.

Questa antica preghiera sta conoscendo una provvidenziale rifioritura, grazie anche all’esempio e all’insegnamento dell’amato papa Giovanni Paolo II». Ricordiamo gli avvenimento mariani di questo mese: 7 Ottobre si festeggia la Madonna del Rosario, la prima domenica di Ottobre si recita la Supplica alla Vergine del Santo Rosario di Pompei, il 13 ottobre è l’anniversario dell’ultima apparizione della Madonna di Fatima in cui avvenne il Miracolo del Sole. Per questi avvenimenti e per la naturale devozione alla Madonna, tutti noi guardiamo Lei, come stella luminosa per il nostro cammino, come un modello di virtù a cui ispirarsi per vivere in pienezza la nostra vita. Un augurio, una esortazione per tutti noi: viviamo almeno mezz’ora della nostra giornata in comunione con la nostra Madre alla quale «Gesù sulla Croce ci ha affidati al culmine del suo dolore per noi».

Recitiamo la preghiera del Rosario con il cuore, come hanno fatto tutti i Santi, ne sentiremo i suoi benefici effetti e diventi con fede «la nostra preghiera quotidiana prediletta».