La Conferenza Episcopale Toscana, riunita stamani all’Eremo di Lecceto, ha espresso il suo ringraziamento per i dieci anni di pontificato di Papa Francesco. Nel ribadire ancora una volta la vicinanza, la preghiera e la condivisione con il cammino indicato in questi anni alla Chiesa, i Vescovi hanno ricordato in modo particolare le visite del Santo Padre in terra toscana, a partire da quella del 10 novembre 2015 che toccò Prato, per un incontro col mondo del lavoro, e Firenze, in occasione del Convegno Ecclesiale Nazionale. A questo si sono aggiunti poi altri viaggi particolarmente significativi, quello del 20 giugno 2017 a Barbiana (in diocesi di Firenze), sulla tomba di don Milani, e quello che il 10 maggio 2018 lo ha portato alla Comunità di Nomadelfia (in diocesi di Grosseto) e alla cittadella del Movimento dei Focolari, a Loppiano (diocesi di Fiesole).
In questi anni, hanno sottolineato i vescovi toscani, il Santo Padre ha offerto la prospettiva di una Chiesa «inquieta, sempre più vicina agli abbandonati, ai dimenticati, agli imperfetti»; una Chiesa «lieta col volto di mamma, che comprende, accompagna, accarezza», secondo le parole pronunciate a Firenze nel 2015. In quell’occasione, Papa Francesco invitò a cercare nel volto di Gesù i tratti del volto autentico dell’uomo: «L’umanesimo cristiano che siete chiamati a vivere – disse allora il Papa – afferma radicalmente la dignità di ogni persona come figlio di Dio, stabilisce tra ogni essere umano una fondamentale fraternità, insegna a comprendere il lavoro, ad abitare il creato come casa comune, fornisce ragioni per l’allegria e l’umorismo, anche nel mezzo di una vita tante volte molto dura».
Proprio al Convegno nazionale di Firenze il Papa espresse l’indicazione di quel Cammino sinodale che oggi vede impegnate tutte le Chiese che sono in Italia, e che anche le Chiese toscane perseguono con impegno, per testimoniare con sempre maggiore efficacia la gioia del Vangelo agli uomini e alle donne del nostro tempo.