Ha superato ogni più rosea aspettativa la partecipazione all’assemblea diocesana indetta per la giornata di ieri nella chiesa di Sant’Andrea a Santa Croce sull’Arno dal vescovo Giovanni; un momento di preghiera, riflessione e confronto calendarizzato in occasione dell’avvio della fase sapienziale del Cammino sinodale della Chiesa italiana.
Tanti i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose, i referenti sinodali, gli animatori pastorali, e più in generale i fedeli che hanno partecipato da tutta la diocesi.
Dopo un momento iniziale di preghiera e una introduzione ai lavori di monsignor Paccosi, è stata la volta della relazione di don Francesco Ricciarelli, segretario sinodale per la nostra diocesi, che ha ripercorso il cammino effettuato dalla Chiesa di San Miniato in questi due anni di Sinodo.
È seguito il confronto e la condivisione (a piccoli gruppi: 10-12 persone) dell’intera assemblea. Un momento proficuo di dialogo in cui le comunità parrocchiali e i fedeli hanno potuto conoscersi e riconoscersi nell’appartenenza all’unica Chiesa diocesana.
Ciascun gruppo era invitato a riflettere su una specifica tematica aiutato da una domanda di guida e orientamento. I temi oggetto di approfondimento erano molti e cruciali, in particolare:
– Come curare la formazione alla vita cristiana in tutte le età della vita;
– Come superare il modello “scolastico” e l’infantilizzazione della formazione cristiana;
– Come valorizzare i contesti di vita, di studio e di aggregazione;
– Come valorizzare i momenti di aggregazione e formazione estiva nelle nostre parrocchie;
– Come sviluppare nelle comunità la capacità di accompagnare le persone;
– Come coltivare la cultura della collaborazione educativa con i territori e le istituzioni.
«Adesso dobbiamo capire cosa il Signore ci vuole far fare – ha commentato il vescovo Giovanni durante la sua prolusione -. È importante che ognuno dia il suo contributo e, acquisendo il contributo di tutti, è importante comprendere cosa il Signore ci chiede di fare. In questo consiste il discernimento.
Quando ero parroco a Scandicci ho compreso il grande valore del Sinodo, soprattutto a livello di metodo. La positività del metodo di ascolto è data innanzitutto dal mettersi in ascolto dello Spirito Santo.
Il momento di oggi è importantissimo, perché non è tanto un ripartire dal punto cui eravamo giunti, ma è un nuovo inizio. Aspettiamoci allora tanto da questo cammino e lasciamoci sorprendere dallo Spirto».