C’è un luogo nella nostra diocesi dedicato all’Adorazione Eucaristica Perpetua. In località Capanne (Montopoli Val d’Arno) nella cappella dell’Oasi ogni giorno dalle 18 alle 24 e il sabato mattina dalle 09 alle 12, si adora il Santissimo Sacramento. Un’iniziativa voluta fortemente dal nostro vescovo Andrea e già presente in altre diocesi della Toscana. Un famoso aforisma coniato dal teologo Henri de Lubac (+1991), enuncia una verità limpida, preziosa, irrinunciabile: «L’Eucarestia fa la Chiesa. E la Chiesa fa l’Eucaristia». In negativo, dice che non c’è Eucaristia senza Chiesa e non c’è Chiesa senza Eucaristia. In positivo, afferma che l’Eucaristia rivela, edifica e plasma la Chiesa, mentre la Chiesa celebra, attualizza e vive l’Eucaristia. Facendo l’’Eucaristia, la Chiesa realizza se stessa. ’’Eucaristia rende la Chiesa eucaristica; la Chiesa rende l’Eucaristia ecclesiale.
Proviamo ad argomentare l’enunciato del compianto teologocardinale, cominciando dal secondo membro. Sostare di fronte al tabernacolo e adorare il Santissimo Sacramento solennemente esposto fa parte della nostra fede: «questa è la nostra fede e noi ci gloriamo di professarla!». Quante risposte ai mille interrogativi della vita si trovano quando adoriamo l’Eucaristia! Quante risposte che prima non riuscivamo a dare a tante domande! Quante risposte essenziali e decisive al nostro vivere personale, familiare e comunitario! Adorare e intrattenersi con Gesù Eucaristia vuol dire andare al centro della creazione e della storia della salvezza. Molteplici testimonianze riportate dagli adoratori che frequentano l’Oasi ci dicono che da quando frequentano questo luogo sentono nella loro vita una presenza viva di Gesù che li accompagna durante tutto il giorno oppure che la loro fedeltà alla preghiera del Santo Rosario è cresciuta o che la preghiera silenziosa molte volte «snobbata» e poca apprezzata diventa una colonna rassicurante e allo stesso tempo trascinante verso Gesù stesso. Situazioni fisiche e malattie che si risolvono più velocemente di quanto diagnosticato dai medici.
Eccone una breve testimonianza: «Ho aderito fin dall’inizio all’adorazione perpetua eucaristica diocesana scegliendo due ore a settimana. Da subito ho sentito una chiamata dall’alto a partecipare a questa iniziativa e sono partita con tanto entusiasmo. Poi è arrivata la fatica e con la fatica tante tante tribolazioni. Spesso sono stata un ora in ginocchio davanti a lui (Gesù) e gli ho donato solo e soltanto il mio nulla: a volte le mie lacrime…a volte nemmeno sapevo pregare. La grazia del Signore però arrivava, giungeva a me anche nei momenti più aridi: mi ha plasmato e senza che io me ne accorgessi, goccia dopo goccia mi ha dato la forza per portare i miei pesi. Piano piano la mia ora di adorazione è diventata un luogo di ringraziamento. Lui (Gesù) come ha placato per me il mare delle mie angosce per donarmi la sua pace, così lo ha fatto per tutte quelle persone che gli ho presentato nella mia preghiera adorante. Adesso il mio cuore loda e benedice Gesù per tutto quello che ha fatto nella mia vita e quando giungo in quell’ora di adorazione all’Oasi, ci porto con me il mondo intero poiché ho la certezza che il suo immenso amore ricadrà su tutto di esso. Sono grata…grata a Dio per la missione che mi ha affidato: adorare l’amore». (M.R.). Nell’Eucaristia Cristo ci afferra per farci suoi e per assimilarci a sé.
In questo modo Egli ci fa uscire da noi stessi per fare di noi tutti una cosa sola con Lui. Stare in silenzio prolungato davanti al Signore presente nel suo Sacramento, è una delle esperienze più autentiche del nostro essere Chiesa, che si accompagna in modo complementare con quella di celebrare l’Eucaristia, ascoltando la Parola di Dio, cantando, accostandosi insieme alla mensa del Pane di vita. Comunione e contemplazione non si possono separare, vanno insieme. Per comunicare veramente con un’altra persona devo conoscerla, stare in silenzio vicino a lei, ascoltarla, guardarla con amore. Il vero amore e la vera amicizia vivono sempre di questa reciprocità di sguardi, di silenzi intensi, eloquenti, pieni di rispetto e di venerazione, così che l’incontro sia vissuto profondamente, in modo personale e non superficiale. Così deve essere la nostra adorazione di Gesù eucaristico: un’intima e profonda esperienza si amore! Ed è per questo anche su indicazione del nostro vescovo si è deciso di ampliare l’adorazione anche nella fascia oraria 15 – 18 di ogni giorno. Carissimi fratelli, amate questa cappella, curatela, frequentatela e fatela frequentare, perché qui c’è il Signore che salva le nostre anime e il mondo! Molte volte riecheggiano domande come «Perché dovrei prendere un turno di adorazione se la faccio di già nella mia parrocchia?». Cerchiamo di andare oltre ai confini che l’uomo si dà, a ragionare non solo come comunità ma come popolo di Dio in cammino con una visione ampia e nella direzione indicata da Dio attraverso il nostro caro vescovo e forse avremmo più giovani nelle nostre chiese… più sposi…più sacerdoti.
Chiediamo a tutti i movimenti, le associazioni e le parrocchie o anche le singole persone di prendere un turno di adorazione anche nella nuova fascia oraria, tramite la pagina facebook oppure tramite email:
adorazioneperpetua@diocesisanminiato.it
o tramite i nostri contatti (3471892299; 335227707; 3400900806) anche affinché anche in questo anno di Visita Pastorale si riscopri il vero significato dell’ essere Diocesi come popolo in cammino nell’unità.