Alessia e Chiara sono due gemelline di 10 anni appena rientrate da Gavinana insieme alla loro inseparabile amica Violante. Tre bambine di Cenaia. Per tutte e tre si è trattato di una grande avventura: intanto per essere state lontane da babbo e mamma per 6 giorni, e poi soprattutto per essere andate sulla montagna pistoiese senza conoscere nessuno e senza conoscere il tipo di esperienza. Alessia ha una personalità estroversa: tutto la meraviglia. Arrivata non aveva neppure tempo di telefonare a casa. Mandava semplici messaggini dicendo che stava bene e che aveva tanto da fare. Chiara è invece più calma e riflessiva: per lei tutto va capito. Arrivata, osservava e rubricava tutta la giornata in lunghe telefonate serali. Violante è invece un vulcano di energie che nasconde tanta tenerezza: la lontananza da mamma le è pesata un po’, tanto che ogni sera aveva bisogno di sincerarsi che l’indomani la mamma sarebbe venuta a prenderla, salvo poi informarla, il giorno a seguire, che si divertiva e che quindi si poteva rimandare ancora di un giorno. E alla fine Violante è restata per tutto il campo. Ogni bambino, ogni bambina, è portatore di un bagaglio di emozioni e personalità e ognuno reagisce a modo suo all’avventura di GavinanaLand.
È stato molto interessante ascoltare le bambine su cosa le abbia colpite di più. Tutte hanno concordato sul fatto che la cosa più “figa” è stata l’auto di don Tommaso trasformata nella macchina di Doc di Ritorno al Futuro. A seguire poi la fantastica rassegna di giochi, inni e tornei fatti al campo. Ma nei loro racconti ci sono soprattutto tanti nomi… di animatrici, di amichette ed amichetti che hanno camminato con loro nella fatica delle escursioni, nelle attività, nelle preghiere. E mentre si osservano le proprie figlie sfogliare i ricordi con il libretto del tema del campo, vengono in mente le domande più pericolose: – Avete pregato? – Mammaaaa!!! Quasi tutti i giorni una Messa!!! Uff. – Era lunga? – Si, no, cioè… passava veloce! – Il prossimo anno ci tornate? – Si, ma possono venire anche Luna, Benedetta, Caterina, Diletta, Manuel, Emma, Anita… (segue l’elenco di tutte le quarte elementari di Cenaia). E da queste risposte s’intuisce che è andato tutto bene: il tempo che scorre veloce è tempo bello e quando si vuol condividere qualcosa con gli amici è sempre una cosa molto bella!
Gavinanaland è bella, anzi molto bella. Tornare a Gavinana da genitore che accompagna i propri figli è stato un tuffo nella memoria. In particolare il profumo degli abeti del boschetto mi ha riportato ai momenti in cui, ai piedi di quei grandi abeti, la mia giovane fede nasceva: le prime riflessioni importanti sulla vita e la fede trasportate dalle note e dal canto della mia prima animatrice, di cui una delle mie bimbe porta il nome… Quanto è importante la testimonianza della fede! La canzone preferita delle mie bimbe adesso è anche la mia, la cantiamo insieme tutti i giorni. Il ritornello fa: «Ecco il nostro si, nuova luce che rischiara il giorno. È bellissimo regalare al mondo la speranza». Grazie Acr per questi doni di speranza. Per far due risate: dai racconti del ritorno ai nonni: – Alessia, ma non ho capito una cosa: dov’è questa Gavinana? (chiesto dopo un riassunto a perdi fiato della settimana a Gavinana, fatto dalle bambine, in cui probabilmente il nonno quasi novantenne non ha capito molto). – Nonno!! È a Cattolica! – Ah! Ma allora c’era il mare? – O nonno, no! È in montagna!