Link al Video della Messa su Tsd e info repliche

L’ingresso del Vescovo Giovanni in diocesi

L'omelia del Vescovo Giovanni e i saluti del Vescovo Andrea e del Card. Giuseppe Betori

“Che non ci separiamo mai da Gesù, per essere testimoni della sua gioia”. Questo l’invito del vescovo Giovanni Paccosi rivolto oggi alla diocesi di San Miniato, nel giorno che ha segnato l’inizio del suo ministero episcopale.

» Omelia per l’inizio del Ministero Episcopale

» Il saluto del Vescovo Andrea al Vescovo Giovanni


Il saluto del card. Giuseppe Betori

Caro vescovo Giovanni,

come Metropolita fiorentino e come Presidente della Conferenza Episcopale Toscana sono qui ad accompagnare il tuo ingresso nella diocesi di San Miniato, nel segno della comunione tra le Chiese toscane e del legame fraterno tra i loro Pastori.

Ho avuto il dono di averti conosciuto come operoso sacerdote del clero fiorentino e di averti accompagnato nei servizi pastorali che ti sono stati affidati in Perù e poi a Firenze negli ultimi quindici anni, ammirando la tua preparazione dottrinale, la tua generosa dedizione, la tua capacità di stabilire relazioni e costruire comunità. In particolare, caro don Giovanni, ho apprezzato il tuo spenderti con passione e impegno per la formazione delle nuove generazioni. Il compito educativo è particolarmente urgente in questo nostro tempo, un compito a cui tutti siamo chiamati per trasmettere valori e modelli di vita buona che contrastino ogni forma di violenza, fisica o verbale. Solo l’impegno educativo può far crescere nel rispetto dell’altro come persona e nella convivenza sociale in vista del bene comune.

Negli anni più recenti ho potuto averti accanto come Vicario episcopale, collaboratore prezioso e caro amico. Sono lieto oggi di averti introdotto nell’assumere la guida pastorale del popolo di Dio che è in San Miniato, affidato a te da papa Francesco. Sono certo che lo servirai con la stessa dedizione e intelligenza.

Venite et videte” sono le parole che hai scelto come motto del tuo episcopato, a significate lo spirito con cui ti accingi a vivere il tuo impegno di vescovo: fare dell’incontro con il Signore lo scopo di ogni indicazione pastorale che offrirai alla tua gente. A questo fine introdurrai il tuo popolo ai luoghi che il Signore ci ha donato come sua presenza tra noi: la parola di Dio, la vita sacramentale, l’esperienza della comunione, il volto dei fratelli e delle sorelle, specialmente dei più poveri. Questo è la Chiesa: fraternità offerta al mondo, segno di Cristo nella storia. Possa il tuo ministero nutrirsi ogni giorno dell’incontro con Cristo e possa quindi offrirsi a tutti come spazio di incontro con lui.

L’augurio e l’invocazione finale è che tu possa sperimentare quanto viene suggerito nelle intercessioni della Liturgia delle Ore:

«Padre santo, che ci hai dato il tuo Figlio, come pastore e guida delle nostre anime, assisti i pastori e le comunità che hai loro affidate, perché non manchi al gregge la sollecitudine del pastore e al pastore la docilità del suo gregge».

Questo invoco per te e per il popolo di San Miniato.

 



» Fotogallery delle varie tappe dell’Ingresso del vescovo Giovanni Paccosi


Articolo di Riccardo Bigi, Toscana Oggi

Una giornata di freddo e pioggia non ha spento il calore dei sanminiatesi, che hanno gremito la cattedrale per accogliere il nuovo pastore. “Il cammino che iniziamo insieme – ha detto monsignor Paccosi nell’omelia – parte dalla battaglia per essere veri, cioè per scoprirci piccoli e peccatori, ma oggetto di un amore così grande che possiamo ora e potremo sempre rimetterci in gioco, per costruire con Cristo un inizio di vita nuova, luoghi ecclesiali e sociali dove sia possibile sperimentare che la vittoria sul male e sulla morte accade qui e ora, e lo vogliamo gridare al mondo con la testimonianza della nostra letizia, per collaborare alla speranza di ogni persona, cominciando da chi soffre di più, unito più di tutti al dono che Cristo fa di se sulla croce”.

Un’omelia che ha visto molte citazioni di don Divo Barsotti, il mistico originario della diocesi di San Miniato e fondatore, sulle colline fiorentine, della Comunità, dei Figli di Dio, una figura al quale monsignor Paccosi era molto legato: proprio don Barsotti, ha rivelato, gli aveva profetizzato anni fa che sarebbe divenuto vescovo.

Nella prima domenica di Quaresima, Paccosi ha parlato di conversione: “Camminiamo con Gesù verso la settimana santa, ma camminiamo verso la grande gioia della resurrezione. Mi rivolgo a voi giovani: siete disposti a questa conversione non dei comportamenti, ma della concezione di sé e della vita? Mi rivolgo a voi che avete autorità nella Chiesa e nella società: siete disposti a spendervi nel servizio degli altri, vera affermazione di sé? Mi rivolgo a voi anziani: siete grati per quello che avete ricevuto e disposti a offrirvi ancora nella preghiera, nella collaborazione con i più giovani?”. In questa prima giornata in diocesi, ha aggiunto, “Ho visto tanti germogli di vita nuova che il Signore fa sorgere”.

ll’inizio della Messa, monsignor Paccosi era stato accolto in cattedrale dal cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo metropolita di Firenze. A consegnargli simbolicamente il pastorale, il predecessore, Andrea Migliavacca, vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro, che lo ha salutato presentando il territorio sociale ed ecclesiale di San Miniato, una terra “in cui troverai tanti segni di Vangelo”.

La giornata si era aperta con la visita a Casa Verde, struttura della Fondazione Stella Maris, e poi alla comunità Nuovi Orizzonti. Quindi l’incontro con i giovani e il saluto delle autorità, con gli interventi di benvenuto del sindaco Simone Giglioli e del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani.