Nel messaggio di monsignor Migliavacca alle diocesi di San Miniato e di ArezzoCortona-Sansepolcro in occasione del Santo Natale, l’importanza di saper sognare per vedere quali sogni Dio ha per noi.
Sogna Giuseppe, sogna… che l’angelo ti parla». È questo l’augurio che quest’anno mi suggerisce il vangelo per il nostro Natale.
Sogna… Lucia, Jacopo, Caterina, Andrea, Chiara, Simone… e puoi aggiungere il tuo nome, sai?! Sogna amica e amico lettore, che l’angelo ti parla.
Il vangelo di Matteo ci racconta che Giuseppe sogna quando la sua donna rimane incinta e l’angelo gli dice di non temere di prendere con sé Maria. E poi Giuseppe sogna ancora quando la furia di Erode si avvicina e nel sonno l’angelo gli dice di prendere con sé il bambino e Maria e di fuggire in Egitto. E poi Giuseppe sogna ancora quando l’angelo gli dice, dopo la strage degli Innocenti, di tornare nella propria terra. Giuseppe sogna… e gli parla l’angelo, gli parla Dio e si fa guida della sua vita.
In questo Natale del 2022 dobbiamo sognare, per lasciar parlare Dio.
Chiudi gli occhi, amico, amica… e sogna.
Nel sonno forse l’angelo ti sta «raccontando le cose belle della tua vita. Ad occhi aperti non sempre siamo capaci di vederle, di esserne consapevoli e appaiono maggiormente i problemi e le delusioni. Ma nel sogno l’angelo ti aiuta a vedere la tua vita e a riconoscerla bella, carica bene, amata da tanti, amata da Dio.
Nel sonno forse l’angelo parla al tuo cuore e lo invita a coltivare dei desideri, nuovi sogni. Si tratta di ritrovare i sogni di quando eravamo bambini, quando si aspettava Gesù bambino o babbo natale che portavano i regali. Quanti desideri e quanta attesa c’era allora nel cuore. Ma poi abbiamo smesso di sognare e i desideri sono svaniti. Ora l’angelo, nel sogno, ti aiuta a ritrovare i desideri più veri della vita, quelli che parlano di amore e li fa diventare come stelle nel cielo che guidano i tuoi passi. E quei sogni potranno diventare realtà.
Nel sonno forse l’angelo ci parla di pace. La desideriamo davvero tanto, per il mondo intero, per tutti i luoghi dove c’è la guerra e incontenibile è la forza della violenza, dove la voce delle armi è più forte di quella del dialogo, dove la ferocia infuria come in Ucraina e in questo Natale cerchiamo la pace, chiediamo la pace, desideriamo la pace. Nel sogno l’angelo ci invita a farci noi costruttori di pace, a chiederla nella preghiera e a cercarla nelle relazioni e nella vita di ogni giorno dove la pace talvolta la feriamo noi. Nel sogno… ci si potrà scoprire costruttori di pace e di frater
nità. Nel sonno forse l’angelo ti racconta che Gesù viene anche per te, anzi proprio per te e ti vuole così bene che è capace di donare la sua vita per te. È un bel sogno, nel quale mi scopro davvero amico di Gesù, e di lui mi posso fidare, posso ascoltare la sua parola, sono chiamato a vivere il Vangelo.
Nel sonno forse l’angelo, come ha detto a Giuseppe, anche a te, a tutti dice di prendere con noi, nella nostra vita il bambino e Maria, la santa famiglia e scoprire che la nostra è una vita abitata e amata da Dio.
Il sogno… ma ora sveglia, aprite gli occhi, è Natale!
Forse scende qualche fiocco di neve, la slitta corre con tanti regali per portarli anche ai bimbi più poveri e le luci nelle strade ci ricordano che è festa, ci sono anche il presepe e l’albero di Natale e ci sembra addirittura di aver visto ed ascoltato, nel sogno, un angelo. Sembra ancora di sognare… È proprio Natale, parlano anche gli angeli e ci regalano lo sguardo di Dio.
Carissimi amici, buon Natale e sia una festa dove si possano godere i sogni più belli e dove i sogni di Dio che sono per noi la vita, la gioia, la pace, la giustizia, l’amore diventino realtà.
Sogna, sogna Giuseppe… che l’angelo ti parla.
Buon Natale!
+ Andrea Migliavacca
Vescovo di Arezzo-Cortona-Sansepolcro
Amministratore apostolico di San Miniato