Anche il nostro vescovo Andrea ha preso attivamente parte al Meeting del Mediterraneo svoltosi lo scorso fine settimana a Firenze. Nella città di Giorgio La Pira si sono dati convegno i vescovi del Mediterraneo, per la seconda volta dopo l’incontro di Bari nel 2020. Stavolta, ai presuli si sono affiancati i sindaci rappresentanti di 22 Paesi dell’area mediterranea, invitati dal sindaco di Firenze Dario Nardella.
«È stata significativa la scelta di incontrarsi nella città di Giorgio La Pira – ha commentato monsignor Migliavacca – città simbolo legata agli ideali di pace che il santo sindaco, negli anni ‘50, ha testimoniato e costruito proprio a partire da qui». Come già accennato, a Firenze si sono tenuti due incontri paralleli, quello dei vescovi e quello dei sindaci, i cui contributi sono però confluiti in un documento congiunto, una Carta che raccoglie alcuni principi fondamentali di integrazione, di accoglienza, di costruzione di una fraternità universale. È significativo che la Carta di Firenze sia stata elaborata e sottoscritta da appartenenti a fedi diverse (le tre religioni monoteiste del Mediterraneo) e da sindaci di città appartenenti a Paesi anche contrapposti tra loro.
A Palazzo Vecchio, la domenica mattina, molti vescovi e sindaci hanno portato la loro testimonianza: tra questi, i sindaci di Atene, di Istanbul e di Gerusalemme. Le città, a differenza delle nazioni, non hanno eserciti, non hanno armi, ma piuttosto strumenti di incontro e di dialogo. È nata così l’idea di una «diplomazia delle città», per intensificare la reciproca collaborazione e preservare la giustizia e il rispetto di tutti i cittadini e delle comunità culturali e religiose che vi risiedono.
«È degno di nota – ha commentato ancora il vescovo Andrea – che tutto questo si collochi nei giorni della guerra in Ucraina, dove risuona ancora maggiormente il richiamo alla pace, che proviene anche da Firenze». Il vescovo di San Miniato ha ricordato anche che «papa Francesco nella “Fratelli Tutti” ci ha consegnato il modello sul quale costruire una nuova civiltà della pace; ogni discostamento da questa stella polare si traduce inevitabilmente in un fallimento per l’umanità tutta. La presenza dei vescovi e dei sindaci dei paesi del Mediterraneo a Firenze, è un segno concreto della volontà di pace che esprimono i popoli e della ferma condanna dell’uso delle armi».
Il proficuo e cordiale incontro dei vescovi e sindaci del Mediterraneo non deve certo restare un evento concluso in se stesso. Un impegno particolare per le nostre comunità cristiane sarà quello di portare nelle parrocchie, nelle scuole e negli altri ambiti di vita del nostro territorio la Carta di Firenze, perché venga conosciuta, discussa e approfondita. Un’attenzione, quella per la promozione della pace, che ha trovato eco anche nella giornata di digiuno che monsignor Migliavacca ha voluto rilanciare, accogliendo l’invito del santo Padre, lo scorso 2 marzo, mercoledì delle ceneri, con la fiaccolata per la pace nelle vie di San Miniato. Un invito pressante affinché siano concretamente coltivati ideali e valori di giustizia e di pace ai quali ispirare il cammino futuro, diminuendo discriminazioni e violenze e aprendo orizzonti di fraterna convivenza.