Omelia per la festa della Dedicazione della Cattedrale

San Miniato, chiesa Cattedrale, 13 Maggio 2016
13-05-2016

La celebrazione della dedicazione della Cattedrale si colloca quest’anno nella cornice particolare del tempo liturgico che stiamo vivendo, l’avvicinarsi della Pentecoste.

La chiesa è raccolta in preghiera, nel clima e nella festosità della Pasqua, per invocare il dono dello Spirito, la sua abbondante effusione sulla nostra Chiesa, come avvenne nel Cenacolo, a Gerusalemme, cinquanta giorni dopo la mattina di Pasqua.

Il nostro ritrovarci qui questa sera e fare festa per la nostra Cattedrale è per noi preghiera e invocazione del dono dello Spirito santo.

Oggi, 13 maggio è anche la memoria della Madonna di Fatima. La devozione per questo santuario mariano e per il messaggio che la visita di Maria ha lasciato in quel luogo, per la chiesa intera, lega la presenza e la cura di Maria alla vita della Chiesa. Sappiamo come san Giovanni Paolo II, del quale ricorre oggi anche l’anniversario dell’attentato, guardava a Fatima: un luogo di rivelazione della Chiesa, di profezia per la vita della Chiesa. Guardando anche noi alla Madonna di Fatima oggi, nella Cattedrale in festa, ci sentiamo come quel giorno nel cenacolo, con gli Apostoli e Maria in attesa del dono dello Spirito.

La festa dell’approssimarsi della Pentecoste e della dedicazione della nostra Cattedrale viene oggi resa ancora più gioiosa per la presenza dei cori parrocchiali che vivono qui il loro giubileo, l’ingresso nella porta santa. Li ringraziamo per la loro presenza questa sera, ma soprattutto per il servizio che svolgono nelle loro parrocchie.

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