Omelia del Venerdì Santo 2016

San Miniato, chiesa Cattedrale
25-03-2016

Oggi siamo condotti a pregare davanti al Crocifisso.

Pietà di noi Signore.

Pietà di noi che, stupiti, contempliamo il dono della tua vita, il tuo amore, il tuo amarci, dalla croce.

Pietà di noi, Signore Gesù, per il nostro correr via da te, il nostro lasciarti solo, voltarti le spalle, rinnegarti con le nostre infedeltà. Anche dal trono della tua croce tu ci guardi, ci cerchi e ci ami.

Pietà di noi Signore, per le ferite che noi arrechiamo, soprattutto nelle nostre relazioni: le nostre famiglie, amicizie, incontri, responsabilità…

Pietà di noi quando costruiamo muri invece di edificare ponti.

Pietà di noi Signore in questo nostro tempo nel quale la violenza della guerra, del terrorismo, delle ingiustizie piccole e grandi, delle tragedie di chi attraversa in fuga il mare o la terra semina morte, distruzione, dramma.

Pietà di noi Signore, per la nostra fatica ad accogliere l’altro, chi ci è vicino e chi viene da lontano, chi è diverso da noi e chi è di famiglia, chi possiede tanto e chi è emarginato.

Pietà di noi Signore quando non riconosciamo e accogliamo il fratello, la sorella, il prossimo.

Pietà di noi Signore per il nostro peccato, la fatica ad amare, a credere, a vivere la speranza, la fede, la carità. Per le resistenze a donare il perdono.

Pietà di noi Signore: questa è la nostra vita, il nostro mondo.

E la nostra preghiera vuole portarci ora vicino a te.

Pietà di noi Signore: è preghiera che diventa rinnovato abbandono in te, la cui morte vince la morte e apre al trionfo della vita.

Pietà di noi Signore: tu ci ascolti e col tuo ultimo respiro, col tuo consegnare lo spirito ci rispondi con una parola di amore.