Caritas: “Le quattro del pomeriggio” Estate 2019

domenica 1 Settembre

 

LE QUATTRO DEL POMERIGGIO

Estate 2019

Con la Caritas di San Miniato in viaggio nelle periferie italiane

 

All’inizio del Vangelo di Giovanni è appuntato un orario preciso: erano le quattro del pomeriggio quando i primi due discepoli di Gesù, subito dopo averlo incontrato, accettarono l’invito del Maestro a seguirlo, per vedere dove abitava. E’ un’esperienza che non si dimentica e che cambia la vita. Incrociare uno sguardo, stringere una mano, ricalcare dei passi, varcare una soglia, mettersi nei panni. Un’esperienza che spesso vale più di tante parole anche altisonanti ma disincarnate. Una proposta concreta di Vangelo che oggi come Caritas di San Miniato vogliamo tentare di vivere insieme ai nostri giovani (dai 16 anni in su), per cercare l’Amore e moltiplicarlo con il nostro impegno in alcuni luoghi di solitudine del nostro paese, guidati da chi in quei luoghi ci abita, si sporca le mani e spezza da tanti anni il pane della giustizia e della prossimità. Qui di seguito trovate una breve descrizione delle 7 realtà che saranno raggiunte dai nostri pulmini tra metà agosto e inizio settembre: formeremo gruppetti di 9 persone, ciascuno di essi guidato da un prete o da un seminarista; e la benzina e l’autostrada ce li mettiamo noi, quindi niente costi di viaggio per chi parteciperà. Per iscrivervi scriveteci alla mail…. e indicate le due proposte di vostro maggior gradimento. Sarete ricontattati dal nostro staff per ricevere la conferma dell’iscrizione e le notizie specifiche per la settimana di volontariato a cui prenderete parte. Vi aspettiamo!

Napoli. Rione Sanità. 26 agosto-1 settembre. Uno dei quartieri più popolari del centro storico di Napoli: dove è nato e cresciuto Totò, dove tutto è teatrale ed esagerato, dalle chiacchiere tra vicini di casa alle dimensioni dei bomboloni, dal traffico degli scooter fino alle percentuali di abbandono scolastico tra i ragazzini. Suor Lucia e don Antonio Loffredo ci guideranno tra le bellezze e le contraddizioni di questi vicoli, e ci aiuteranno a prendere per mano alcuni degli “scugnizzi” della loro parrocchia, per condividere con loro una settimana di fraternità e di napoletanità verace.

Genova. Quartiere Begato. 2-8 settembre. La chiamano “diga”: un immenso gigante di cemento da più di 500 appartamenti, così lungo da abbracciare da parte a parte un’intera vallata; costruito a inizio anni 80 e diventato suo malgrado uno dei simboli della peggiore edilizia popolare italiana. In questo grande ricettacolo di nazionalità e disagio sociale operano il parroco don Giuseppe Guastavino, suor Gloria e i suoi ragazzi, che prima dell’inizio della scuola organizzano una settimana di studio e di giochi aperta a tutti i bambini del quartiere. Daremo loro una mano e conosceremo la vita, le ferite e l’impegno di chi abita in periferia. Ci ritaglieremo anche alcuni momenti di full immersion nel centro storico di Genova, alla scoperta dell’umanità dell’angiporto cantata da Fabrizio De Andrè e amata da don Andrea Gallo.

Borgo Mezzanone (Foggia). 17-24 agosto. Sulla pista di un ex aeroporto dismesso si è formata una baraccopoli di 2000 abitanti, quasi tutti immigrati africani che in estate si concentrano nelle campagne di Foggia in cerca di lavoro (troppo spesso in nero e sottopagato) come braccianti agricoli nella raccolta dei pomodori. In un ghetto dove la dignità di vita e di lavoro scende a livelli disumani, padre Johnas e i suoi confratelli frati scalabriniani organizzano una settimana di volontariato per non lasciare soli questi ragazzi: ci daremo da fare in dei corsi di italiano per chi ritorna dai campi il pomeriggio, insieme a una ciclofficina per riparare le bici dei migranti, e a momenti di formazione per capire i meccanismi che stanno alla base dello sfruttamento del lavoro nella filiera dei pomodori pugliesi: chi ci guadagna davvero? Quale ruolo abbiamo noi in quanto cittadini e consumatori?

Casal di Principe (Caserta). 1-8 settembre. Nella terra dove don Peppe Diana nel 1994 pagò con la vita la sua missione di prete anti-camorra, i sogni e i progetti del sacerdote martire sono stati ereditati dai ragazzi e dalle ragazze di Libera, che ci daranno ospitalità in vari beni confiscati al clan dei Casalesi e trasformati in pizzerie, sartorie, caseifici, aziende agricole e luoghi di aggregazione e di lavoro per tanti giovani di cooperative sociali del territorio. Alterneremo momenti di volontariato in tante di queste realtà liberate dalla criminalità organizzata, a occasioni di formazione tramite l’ascolto di testimoni che hanno vissuto in prima persona l’apostolato di don Peppe e che oggi continuano a impegnarsi per portare avanti il suo messaggio di giustizia sociale e di dignità di vita per i più giovani.

Isola Capo Rizzuto (Crotone), 2-8 settembre. Fino a 10 anni fa in uno degli angoli più belli e suggestivi della Calabria, a 3 km dal mar Ionio di Isola Capo Rizzuto, c’era una tenuta agricola di 100 ettari di proprietà del clan Arena, famiglia di spicco della ndrangheta crotonese. Oggi quei terreni sono stati confiscati e affidati alla cooperativa sociale “Terre Joniche-Libera Terra”. Affiancheremo i ragazzi aiutandoli nelle coltivazioni di ortaggi (metodo biologico, senza utilizzo di macchinari). Si realizzeranno anche lavori di manutenzione quali sfalcio, potature, tinteggiature, restauro di manufatti, tutto in base alla disponibilità e alle preferenze di noi partecipanti. Sono previste anche attività formative ed escursioni, per apprezzare le bellezze naturalistiche di Isola Capo Rizzuto, e le testimonianze di chi in quei territori lotta ogni giorno per costruire una alternativa di onestà e di lavoro dignitoso  contro la prepotenza e la ferocia della ndrangheta.

Milano, Casa della Carità, 17-24 agosto. Nella periferia nord della metropoli lombarda c’è una porta aperta: una ex scuola che nel 2002 il cardinal Martini volle affidare a don Virginio Colmegna e ai suoi ragazzi, per trasformarla in un luogo di accoglienza per i più poveri e i più fragili della città. Nella Casa sono ospitati 50 uomini e 20 donne per essere accompagnati in un cammino verso la piena dignità sociale, abitativa e lavorativa. Inoltre, è attivo ogni giorno un servizio mensa e un punto docce a disposizione di tante altre decine di persone che vivono a Milano in alloggi di fortuna e senza soldi in tasca. Per una settimana anche noi entreremo a far parte di questa bella Chiesa di strada, abitando insieme ai suoi ospiti e dando una mano alla squadra di don Virginio nelle tante attività della Casa: dai corsi di italiano per stranieri al servizio mensa, dalla compagnia agli anziani fino ai giochi con i bambini.

Lecce, comunità Emmanuel. Periodo: 22-30 agosto. Era il Natale del 1980 quando una comunità animata da un padre gesuita, Mario Marafioti, decise di aprire una casa famiglia per riempire di vita, di testimonianza e di amore concreto la loro scelta di fede cristiana. Oggi la comunità di strada ne ha fatta tanta, ed è attiva in tanti settori: famiglia, disabilità, dipendenze, cooperazione e impresa sociale, migrazioni e sud del mondo. La comunità si presenta come pienamente laica nel servizio (accoglienza a tutti, senza distinzioni di appartenenza e senza alcuna costrizione dal punto di vista religioso) ma allo stesso tempo innervata da una forte spiritualità cristiana tenuta viva dai membri più stabili della comunità stessa: una spiritualità che mira a rendere libere le persone, più adulte e più mature nella loro apertura agli altri e nella ricerca della giustizia e della solidarietà. Il nostro servizio sarà basato nella comunità terapeutica per tossicodipendenti di Villa Marsello, alla periferia di Lecce: da lì ci muoveremo per conoscere anche le altre realtà, luoghi e storie del mondo Emmanuel.

 

01/09/2019 (tutto il giorno)
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