«Ci trattarono con gentilezza» (At 28,2): è questo il tema della Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani 2020. Il libretto per la guida delle celebrazioni è stato preparato dalle chiese cristiane di Malta e Gozo e, non a caso, la citazione degli Atti viene dai capitoli che narrano il fortunoso viaggio per mare dell’apostolo Paolo, condotto in catene verso Roma e il suo naufragio sulle coste maltesi, circostanza che dette inizio all’evangelizzazione di quell’isola.
Nei frangenti della tempesta in mare, Paolo fu l’unico a non perdersi d’animo e infuse coraggio nei suoi compagni di sventura, oltre duecento persone tra soldati, marinai e prigionieri. Consapevole che Dio lo destinava a comparire davanti all’imperatore, Paolo rassicurò anche gli altri: «Nessuno di voi perderà neppure un capello» (Atti 27, 34). La barca può essere vista come un simbolo del viaggio, a volte tempestoso, che i cristiani hanno intrapreso insieme verso l’unità. Un’impresa che implica l’abbandono alla divina Provvidenza. Persone diverse e in disaccordo tra loro approdano insieme e tutti arrivano sani e salvi a terra. Qui sperimentano l’ospitalità degli isolani: l’amore e la provvidenza di Dio sono resi concreti da queste persone che trattano i naufraghi «con gentilezza». L’ospitalità è una virtù altamente necessaria nella ricerca dell’unità tra fratelli nella fede ed è una condotta che ci spinge a una maggiore generosità verso coloro che sono nel bisogno. Le persone che mostrarono gentilezza verso Paolo e i suoi compagni non conoscevano ancora Cristo, eppure fu per la loro «inusuale gentilezza» che un gruppo di persone divise venne radunato in unità. La nostra stessa unità di cristiani sarà svelata non soltanto attraverso l’ospitalità degli uni verso gli altri ma anche mediante l’incontro amorevole con coloro che non condividono la nostra lingua, la nostra cultura e la nostra fede. Infatti, come proclamerà Paolo una volta giunto a Roma: la salvezza di Dio è rivolta a tutte le nazioni (cfr Atti 28, 28). Un brano della Sacra Scrittura, quello scelto per la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani, raramente utilizzato nella liturgia e che offre spunti di riflessione attuali e preziosi.
Nella nostra diocesi, gli incontri e le celebrazioni si svolgeranno con il seguente calendario: Sabato 18 gennaio alle 17, il primo incontro di preghiera a Castelmartini. Domenica 19 gennaio alle 16.30, conferenza di don Severino Dianich presso il Seminario vescovile di San Miniato sul tema «Accoglienza e dialogo ecumenico in un’Italia di religioni diverse e di molti non credenti». Gli altri incontri di preghiera si terranno: Mercoledì 22 gennaio alle 17 nella chiesa di Valtriano; Venerdì 24 gennaio alle 21.15 presso la Parrocchia di Ponte a Elsa; Sabato 25 gennaio alle 18 presso il Monastero delle Clarisse di San Paolo in San Miniato dove si concluderà la Settimana ecumenica.