«Sii forte e coraggioso» è una frase contenuta nel primo capitolo del libro di Giosuè, al versetto nove. Questo motto sarà anche il motivo ispiratore del cammino di quest’anno della Pastorale giovanile diocesana, che s’inaugura ufficialmente lunedì 27 settembre alle 21,15 nel chiostro del Convento dei Francescani a San Romano. L’ospite di questo primo appuntamento sarà lo psicologo ed educatore Ezio Aceti, che terrà una conversazione dal titolo «Il coraggio di essere giovani-mondo». All’incontro sarà presente anche il nostro vescovo Andrea, che illustrerà insieme al direttivo della Pastorale giovanile il programma degli appuntamenti per tutto l’anno.
Abbiamo raggiunto Linda Latella, responsabile dell’equipe di Pastorale giovanile, per avere alcune anticipazioni sulle iniziative che attendono i giovani della nostra diocesi. La proposta della Pastorale giovanile di quest’anno – le chiediamo – s’innesta idealmente sul cammino intrapreso lo scorso anno che aveva come titolo «Lì dove sei». Quest’anno la tag-line, l’idea madre è “Sii forte e coraggioso”. A cosa è ispirata e dove e perché un giovane dovrebbe essere oggi «forte e coraggioso»?
«”Sii forte e coraggioso” è un augurio, un invito, una speranza che noi dell’equipe di Pastorale giovanile, ci auguriamo verso tutti i giovani della diocesi, compresi noi stessi. Le proposte di cammino degli ultimi anni hanno avuto una continuità che porta quasi alla costruzione di un messaggio: “Giovane, sii vivo lì dove sei e sii forte e coraggioso!”. Essere un giovane vivo dove siamo chiamati a vivere, a crescere e a servire a volte non è semplice ed «ecco che entra in campo il nostro messaggio “Sii forte e coraggioso!”.
Questa proposta inoltre vuole essere un incoraggiamento, uno sguardo positivo verso un nuovo anno che non sappiamo ancora che cosa ha in serbo per noi, ma sicuramente sappiamo ciò che hanno lasciato due anni di pandemia».
Quali saranno gli eventi centrali del cammino proposto quest’anno?
«Quest’anno ci saranno delle novità all’interno del calendario della Pastorale Giovanile: sono in programma un pellegrinaggio, un ritiro e, durante i tempi forti dell’anno liturgico, abbiamo deciso di accompagnare i giovani tramite e con l’aiuto dei social. Gli eventi centrali, se così li possiamo definire, sono sicuramente la serata di inizio con Ezio Aceti, lunedì 27 settembre, che avrà l’onore di introdurci al nostro cammino e che ci parlerà e ci spiegherà del “coraggio di essere giovani-mondo”. Altri momenti speciali, a novembre, saranno guidati da Suor Tosca: l’abbiamo conosciuta lo scorso anno durante tre incontri online, i feedback ricevuti sono stati tanti e speciali, tanto da spingerci a rinnovare la nostra amicizia e fiducia in lei per dare a più giovani la possibilità di conoscerla».
Incontrare i giovani oggi, offrendo loro proposte di senso, pare impresa difficile. Ai nostri tempi sembra davvero si sia consumato un divorzio tra i giovani e la fede. Dalla tua esperienza cos’è che funziona nell’annuncio del vangelo alle nuove generazioni? Cosa è che incontra i ragazzi di oggi?
«Questa è una domanda che dovremmo farci tutti noi che siamo a servizio della Chiesa per i giovani. I giovani oggi, a mio avviso, si lasciano incontrare da ciò che li rende “appartenenti” a qualcosa, da ciò che li fa sentire parte integrante di un pensiero, di una scelta, di un’iniziativa. I giovani devono essere tra i protagonisti delle scelte che la Chiesa, la diocesi e le singole parrocchie mettono in atto, ma non devono essere protagonisti passivi di tali scelte. L’annuncio del Vangelo passa proprio da questo: dal farli sentire visti, guardati, scelti come Gesù ha fatto con gli apostoli».
Ci parli un po’ dei giovani che animano la Pastorale giovanile di San Miniato e che ne fanno parte…
«Il giovane più giovane di tutti è il nostro vescovo e non è un modo di dire. Ha un grande carisma e una grande e instancabile voglia di stare con i giovani e di pensare per loro. Colonne speciali sono poi don Marco Casalini, don Simone Meini e suor Laura. Insieme al vescovo sono persone a servizio completo dei giovani e della loro vocazione. La nostra equipe è colorata poi da varie altre realtà di cammino personale che vanno tutte a contribuire al nostro metterci a disposizione della Chiesa di San Miniato. I momenti organizzativi e le iniziative sono vissute in primo luogo proprio da tutti noi e questo ci ha permesso di essere gruppo e di sentirsi appartenenti a qualcosa che ci rende giovani, attivi e protagonisti. Abbiamo Simone, Paolo ed Emilia che vengono da Santa Croce, Paolo da Santa Maria a Monte, Pietro da Capanne, l’ultima arrivata Virginia da Castelfranco di Sotto ed io, Linda, di Marti. Ognuno di noi porta un contributo importante all’interno dell’equipe e le nostre riunioni sono momenti di confronto e di organizzazione, ma anche di relazione e di amicizia. Abbiamo il desiderio di poterci allargare come equipe, proprio per poter abbracciare tutti i territori.
Ezio Aceti, che inaugurerà questo lunedì 27 settembre l’anno di Pastorale giovanile, è uno psicologo ed educatore molto conosciuto e apprezzato nel nostro territorio. Nella sua veste professionale svolge attività di consulenza per il Comune di Milano ed è direttore responsabile dello «Sportello di ascolto» per alunni, genitori e docenti, in alcune scuole delle provincie di Lecco, Como e Milano stessa. In questa veste, detiene anche il ruolo di coordinatore di un team di psicologi titolari di sportelli di ascolto nelle scuole. Collabora in qualità di esperto con l’Ufficio Nazionale per la Pastorale della Famiglia della Cei, e con numerose diocesi, parrocchie, enti e istituti religiosi italiani. Svolge da sempre un’intensa attività di conferenziere a livello nazionale ed è spesso invitato a tenere incontri e condurre corsi formativi per genitori, educatori e docenti, in scuole e parrocchie. Collabora da tempo con Tele Radio Pace Verona ed è autore di vari libri su tematiche a carattere pedagogico.