È stata veramente una piacevole sorpresa il libro che raccoglie gli scritti di Giorgio D’Amia dal titolo «Scritti di Giorgio D’Amia» amorevolmente curato dalla moglie Gianna nel 2018, a due anni dalla sua scomparsa. Nelle pagine del libro possiamo ritrovare la sua grande preparazione culturale espressa con naturale semplicità. Leggerlo fa riaffiorare, per chi lo ha conosciuto, la sua voce pacata. Ho conosciuto Giorgio D’Amia nel 1996 in occasione di una mostra, della quale era anche uno degli organizzatori.
Da allora siamo sempre rimasti in contatto per le iniziative del suo «Cenacolo di San Luca» a San Donato a Livizzano, frazione di Montespertoli o, negli ultimi tempi, alle mostre e riunioni della sezione Unione Cattolica Artisti Italiani di San Miniato.
Era legato a San Miniato anche per l’amicizia con Dilvo Lotti e per essere stato uno dei primi iscritti all’Ucai di San Miniato partecipando puntualmente alle varie iniziative e facendo sentire la sua opinione e il suo pensiero nelle riunioni.
Giorgio D’Amia era nato a Milano l’8 maggio 1939 e si era trasferito in Toscana agli inizi degli anni ’60 per poi stabilirsi dal 1978 a San Donato a Livizzano, frazione del comune di Montespertoli (Fi). Qui tornò, dopo gli esordi milanesi, alla pittura professionale. Un uomo di grande preparazione letteraria, filosofica e teologica che sapeva parlare rendendo semplici le cose più difficili. Ha realizzato opere ad affresco nella chiesa, nella cripta e nel campanile di San Donato a Livizzano seguendo i progetti di Don Mario Boretti e del successore Don Francesco Saverio Bazzoffi. A San Miniato è risultato vincitore del concorso per l’incisione del manifesto dell’Istituto del Dramma Popolare per lo spettacolo «Sarabanda» nel 2011. Una sua opera, il «Ritratto di Edith Stein» del 2000 fa parte della mostra permanente dei «Volti della Pace» nell’Aula Pacis di San Domenico.
Tra le mostre personali ricordiamo quelle al Gruppo Donatello a Firenze nel 1997, e alla Galleria «Il Punto» di Firenze nel 1998. Fra le sue ultime opere spiccano il Crocefisso dipinto su legno e la statua di Giovanni Paolo II. Si è spento nella sua casa di Montespertoli il 28 Aprile 2016.