È stato il Prefetto di Pisa, Giuseppe Castaldo, a consegnare nelle mani del Vescovo monsignor Migliavacca le sculture lignee, raffiguranti due angeli reggi ceri, trafugate dalla cattedrale di San Miniato il 6 aprile del 2000 e ritrovate tre anni fa grazie alle indagini dei Carabinieri del Nucleo Tutela Patrimonio Beni Culturali.
La riconsegna è avvenuta in occasione della Messa in onore della Virgo Fidelis, patrona dell’Arma dei Carabinieri, il 21 novembre scorso. Erano presenti alla celebrazione il sindaco di San Miniato Simone Giglioli, il colonnello Giulio Duranti, comandante provinciale dei Carabinieri di Pisa e il comandante della compagnia di San Miniato, maggiore Gennaro Riccardi, nonché il Comandante del Nucleo Tutela del Patrimonio Beni Culturali di Bari, maggiore Giovanni di Bella. Sono stati proprio i militari guidati dal maggiore Di Bella a svolgere gli approfondimenti investigativi che hanno portato al recupero delle due sculture settecentesche rubate. Insieme ad altri beni ecclesiastici, trafugati e immessi sul mercato, i due angeli sanminiatesi sono stati rinvenuti il 23 marzo 2016 presso un antiquario di Rossano Calabro (CS).
L’antiquario, a sua volta, aveva acquistato le due sculture da un avvocato barese il quale, come hanno verificato gli investigatori, possiede in casa una vasta collezione privata di pezzi d’arte di valore e di grande interesse storico e archeologico. Per il possesso dei due angioletti, il professionista, è stato indagato per ricettazione. Il vescovo Migliavacca ha avuto parole di grande apprezzamento per l’opera dell’Arma dei Carabinieri: «Sono i custodi della comunità e delle relazioni – ha detto durante l’omelia -, un dono per il vivere civile». Ha rivolto inoltre un pensiero particolare a tutti i Carabinieri che hanno perso la vita in servizio e ai loro familiari.