Oltre 500 persone hanno preso parte alla Fiaccolata per la pace organizzata dal Movimento Shalom a Fucecchio, lo scorso 11 gennaio. Alla manifestazione, preceduta da una Messa nella chiesa della Vergine, era presente anche monsignor Andrea Migliavacca. Si è trattato, sotto ogni punto di vista, di un evento di successo, in considerazione soprattutto dello scarso preavviso che ha avuto la manifestazione. Hanno aderito più di 40 associazioni da tutto il territorio, che sono state capaci di organizzarsi in meno di quarantott’ore, assicurando presenza e sostegno. Insomma, la macchina logistica e organizzativa, che si è mossa soprattutto sul tamtam generato sui social, ha funzionato.
Molto suggestivo il colpo d’occhio in notturna per le vie cittadine, illuminate dai bagliori tremuli delle fiaccole in movimento. A conclusione della fiaccolata, che si è snodata come un lungo serpentone tra piazza La Vergine e piazza Montanelli, ci sono stati gli interventi del sindaco di Fucecchio, di monsignor Andrea Cristiani e del nostro vescovo Andrea. Chiara Boddi, in rappresentanza degli Shalom, ha letto un documento redatto dai giovani del Movimento, che sarà recapitato in questi giorni alle ambasciate dei Paesi coinvolti nelle schermaglie che interessano attualmente l’area afro-medioorientale. Questa iniziativa ha fatto risuonare per le vie del centro fucecchiese il messaggio «Basta guerra, abbiamo voglia di pace», scritto sugli striscioni portati dal corteo.
Un sabato sera diverso in cui molti hanno certamente sfidato le ragioni per rimanere al quieto delle proprie case e del fine settimana in famiglia, scegliendo di scendere in strada per mostrare all’opinione pubblica la repulsione verso politiche sbagliate, e manifestare quell’ansia collettiva generata dai conflitti in cui sono impantanate attualmente tantissime regioni della Terra. Quell’ansia collettiva che è ritornata nelle parole stesse degli organizzatori: «Gli eventi di guerra che si svolgono in ampie aree del pianeta ci impediscono di rimanere inerti. Vogliamo uscire di casa per mostrare al mondo la nostra stanchezza, il nostro rifiuto e il nostro disgusto dovuti agli incubi delle guerre».
Don Andrea Cristiani parlando ai microfoni del Tgr regionale ha detto: «Abbiamo convocato i credenti per fare una preghiera per la pace. Adesso, con questa fiaccolata, compiamo un gesto per questo nostro mondo che vediamo sempre più cupo a motivo delle armi, a motivo dei rumori di guerra che si stanno amplificando. Noi vogliamo portare la luce della giustizia, della fraternità e della solidarietà. E lo facciamo interpretando i sentimenti di tutti, e in modo particolare dei giovani ai quali viene sistematicamente sequestrato il futuro. Desideriamo davvero una prospettiva dove sia possibile vivere in una società nuova, fatta di orizzonti di pace».
Come ha scritto Matteo Squicciarini, responsabile del settore giovanile del Movimento, l’essenza di questo pomeriggio fuori dagli schemi ordinari è ben sintetizzato in una parte del discorso che il nostro vescovo ha tenuto a chiusura dell’iniziativa: «La fiaccolata per la pace organizzata dal Movimento Shalom è stata un segno forte, un grido di speranza lanciato dai giovani della sezione di Fucecchio, una testimonianza che nonostante le tante notizie di morte che arrivano dal pianeta, il nostro dovere è quello di continuare a impegnarci per la realizzazione di un mondo migliore, un mondo di pace. Sono contento che proprio dai giovani sia scaturita l’esigenza di questa manifestazione. Dobbiamo fare in modo che la nostra voce, attraverso l’azione del Movimento, arrivi il più lontano possibile, sognando perché no?! – che il nostro grido possa scuotere le coscienze di chi, in questo momento, ha il potere di decidere se fermare o meno questa escalation di violenza globale».