È una vera e propria campagna di evangelizzazione che trae origine e forza dal santuario di Schoenstatt, sulla riva del Reno, in Germania. Qui, nel 1914 padre Josef Kentenich insieme ad alcuni seminaristi gettò le basi per quella che sarebbe diventata la campagna della Madonna Pellegrina. Da alcuni anni questo movimento è fiorito anche nella nostra diocesi e lo scorso 30 settembre è stata Forcoli ad ospitare la Giornata Regionale che ha riunito i rappresentanti dei gruppi di famiglie toscane che accolgono nella loro casa l’immagine della Madonna di Schoenstatt.
All’incontro, che si è tenuto al Circolo «Nuova Primavera», ha voluto essere presente il vescovo Giovanni, che ha ricordato di aver avuto occasione di incontrare il movimento di Schoenstatt anche durante i suoi anni di missione in America Latina. «Benedico questa vostra presenza e ne sono grato al Signore – ha detto monsignor Paccosi -. Vi chiedo di avere a cuore, nelle vostre preghiere e nelle vostre azioni, la vita della nostra comunità diocesana in questo anno del Giubileo, la Chiesa fatta di realtà concrete, come sono le nostre parrocchie e le nostre associazioni, che in questo momento hanno davvero tanto bisogno di un sostegno nella preghiera. Che ognuno di voi possa contribuire affinché chi vive la propria fede, la possa scoprire e veder riaccendere dalla grazia del Signore».
Nella grande tensostruttura che ospita il Circolo «Nuova Primavera» era stato realizzato uno spazio che riproduceva il Santuario di Schoenstatt. Per gli È oranti c’era la possibilità di lasciare le proprie intenzioni e di offrire il proprio vissuto e le proprie azioni virtuose come «capitale di grazia» per l’opera dell’evangelizzazione. Erano esposti anche alcuni pannelli e materiale informativo sulla storia e la spiritualità di questo movimento mariano e apostolico. Erano impegnate nell’accoglienza e l’animazione le suore della famiglia di Schoenstatt, che instancabilmente, durante l’anno, visitano i gruppi sparsi in tutta Italia tenendo catechesi e incontri di preghiera. In uno stand dedicato, alcuni volontari illustravano il percorso del «Caffè delle coppie», che offre agli sposi e ai fidanziati un cammino di crescita e di rafforzamento nel rapporto. C’erano coppie provenienti da Roma, ma l’iniziativa è presente anche in Toscana, a Terricciola. Sul grande palco allestito all’interno della struttura, padre Beltrán Gomez ha tenuto una catechesi mariana e si è svolta in seguito una tavola rotonda con numerose testimonianze.
Fra gli intervenuti Salvatore, di Castelfranco di Sotto, che ha benedetto nella sua casa un santuario domestico dedicato a Maria, Regina di tutte le grazie. «Quando è arrivata la Madonnina a casa – ha raccontato – io ero lontano dalla fede e dalla Chiesa. Mia moglie ha messo l’immagine in cucina, ma per me era una Madonna come tante. Tutte le sere mia moglie diceva il Rosario e io cercavo una scusa per uscire perché non lo sopportavo». Però durante un ricovero della moglie in ospedale, Salvatore per la prima volta ha chiesto aiuto alla Madonna Pellegrina, che continuava a visitare la sua casa. Il giorno dopo, la moglie gli ha chiesto a bruciapelo: «Salvatore, hai cominciato a dire qualche preghierina alla Madonna? Quando torni a casa prega perché io guarisca e torni a stare bene». Quindi l’uomo ha raccontato la guarigione della moglie ma soprattutto il cambiamento che è avvenuto in lui: «Io ho aperto il cuore a Maria e Maria mi ha dato il suo cuore, e da allora non mi ha mai abbandonato. Lei ha fatto tante grazie per me – ha concluso – E una grazia è anche quella di essere tutti qui riuniti a pregare Maria e Gesù». Dopo le testimonianze, la giornata è proseguita con la conviviale fraterna, l’Adorazione eucaristica, il Rosario e la Messa con il rinnovo dell’Alleanza d’amore, fulcro della spiritualità del movimento di Schoenstatt.