Dal 18 al 25 gennaio si tiene la tradizionale Settimana di preghiera per l’Unità dei Cristiani. Come ogni anno anche la nostra diocesi vuol dare la sua testimonianza, portando il suo contributo a questo fondamentale appuntamento ecumenico.
Le attività che caratterizzeranno questi sette giorni avranno inizio mercoledì 18 gennaio alle ore 21.30 a San Romano, presso il salone mediceo del convento francescano, con un evento di formazione in cui fra Adalberto Mainardi del monastero di Cellole di San Gimignano (realtà collegata con il monastero di Bose), terrà una conversazione su: «Perché pregare insieme per l’unità? La speranza ecumenica oggi». Mainardi si è occupato a lungo di storia della Chiesa russa, di spiritualità ortodossa e di ecumenismo. È stato segretario scientifico dei Convegni ecumenici internazionali di spiritualità ortodossa di Bose dal 1993 al 2020. È membro del gruppo di lavoro teologico misto ortodosso-cattolico “Sant’Ireneo”. Tra le sue pubblicazioni possiamo ricordare: «Insieme verso l’unità. L’esperienza monastica e il cammino ecumenico» (Qiqajon 2014), il testo in lingua francese «Spiritualités en dialogue» (Parigi 2014) e la raccolta di poesie «Peregrinationes» (Hannover 2021).
Gli appuntamenti successivi seguiranno il seguente programma: venerdì 20 Gennaio, ore 21.15 incontro di preghiera a Boschi di Lari nella chiesa della “Sacra Famiglia”. Domenica 22 Gennaio alle 9.30 e alle 11 Messa e preghiera rispettivamente nelle parrocchie di Isola e Roffia. Lunedì 23 Gennaio ore 21.30 Messa e preghiera nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria a Cerretti (S.Maria a Monte). Mercoledì 25 Gennaio ore 18 Messa a conclusione della Settimana di Preghiera nel Monastero delle Clarisse di San Paolo a San Miniato, in occasione della Solennità della Conversione dell’Apostolo Paolo, titolare della chiesa del monastero.
Tutti gli incontri sono organizzati in collaborazione con l’Ufficio diocesano per l’Ecumenismo e il Dialogo interreligioso.
Affidiamo a ciascuno di voi, individualmente e collettivamente, la partecipazione a questi momenti di formazione e preghiera, in modo che la nostra testimonianza possa, come quella dei primi cristiani, essere visibile e costituire un modo di essere obbedienti alla preghiera di Gesù «che tutti siano una cosa sola» (Gv 17, 21).