Per una persona di fede, prendersi cura del creato non è semplicemente un compito, ma una chiamata profonda a essere custodi di un dono prezioso. In questo giardino del mondo, siamo chiamati a essere giardinieri attenti, non solo della terra, ma anche dei cuori.
A tale proposito vogliamo soffermarci su una metafora potente e universale: quella dei semi di pace e di speranza. Ogni seme, per sua natura, racchiude in sé una promessa di vita. È un piccolo scrigno che contiene il potenziale di una pianta, di un albero, di una foresta. Allo stesso modo, ogni nostra azione, ogni nostra parola, ogni nostro pensiero può essere un seme. Un seme che, se piantato con cura e con amore, può germogliare e portare frutti inaspettati. In un mondo spesso scosso da conflitti, ingiustizie e disuguaglianze, siamo invitati a contrastare la durezza con la dolcezza, l’indifferenza con la compassione. Non è sempre facile, a volte il terreno sembra arido e ostile. Ma è proprio in questi momenti che il nostro impegno diventa più prezioso. Siamo chiamati a essere custodi di questa terra e custodi dei nostri fratelli e sorelle, senza distinzione di credo o origine.
La pace e la speranza non sono concetti astratti, ma semi che possiamo piantare ogni giorno. Questi semi non hanno confini. Essi superano le differenze e si nutrono della nostra comune umanità e della nostra fede in un futuro migliore. Che il nostro impegno oggi sia un atto concreto per irrigare questo giardino, affinché i semi di pace e di speranza possano fiorire rigogliosi, portando frutti di giustizia, armonia e rispetto per ogni creatura. Insieme, possiamo davvero far sbocciare un futuro più verde e più giusto per tutti. Con questa intenzione abbiamo preparato la Giornata Diocesana per la Difesa del Creato e il dono della Pace nel giorno di mercoledì 1° ottobre presso la parrocchia di Castelmartini, a partire dalle ore 18,15, cui invitiamo tutte le parrocchie della nostra Diocesi.