Eccellenza Reverendissima, Vescovo Fausto,
ben arrivato in mezzo a noi nel Vicariato della Valdera.
E’ il primo saluto ufficiale che riceve nella Visita Pastorale a nome di tutte le Comunità Cristiane, dei presbiteri delle religiose e dei laici di tutte le nostre Parrocchie.
Non Le nascondo la trepidazione e la responsabilità che mi assumo a nome di tutti, l’inadeguatezza del mio compito in questo momento, ma con schietta e sincera amicizia so di dare il benvenuto al nostro Vescovo, al nostro fratello maggiore, a Lei che fin dall’inizio del suo servizio in mezzo a noi ha saputo creare uno spirito nuovo di Chiesa che cerca di vivere e testimoniare l’ Ecclesiologia di Comunione.
Eccellenza, il nostro Vicariato è molto esteso e rilevante per densità di popolazione, supera oltre 43.000 abitanti, si estende dalle pittoresche colline del palaiese, dalla zona di Capannoli al cascianese, al larigiano si adagia nella pianura ponsacchina, densa di attività produttive, per risalire nelle fiorenti colline crespinesi e faugliesi.
E’ un continuo andirivieni di borghi antichi e zone industriali che rivelano la vocazione dei nostri territori: economicamente elevati e frenetici nelle attività produttive, ma alla ricerca di nuove qualità di vita, nelle vecchie contrade di antichi paesi risollevati da insediamenti urbanistici e di notevole livello residenziale. Vorrei dirLe, e mi pare la caratteristica dei nostri popoli, che si scende in pianura per lavorare, si torna in collina per vivere una dimensione più naturale e fraterna.
Certo il nostro territorio, da sempre, è ricco di fermenti sociali e caratteristiche tipiche dei popoli della Valdera: dal volontariato sociale di ispirazione cristiana ( Misericordie e Fratres ) a movimenti di solidarietà universalistica, insieme a testimonianze umanitarie di servizio e solidarietà laicale di vero servizio all’ uomo.
Nella loro storia, le nostre Comunità hanno dato tanti esempi di testimonianza di carità, edificando Scuole dell’Infanzia, Case di accoglienza per anziani e disabili e hanno suscitato validi laici, tra i quali i compianti Danilo Chiarugi, Alfiera Gori e Pietro Pappalardo , guide sicure del laicato associato, solo per citarne alcune.
Le problematiche e le attese per questa Visita Le saranno presentate proprio dai laici dei Consigli Pastorali, in un documento che consegneranno nelle Sue mani al termine di questa Celebrazione.
Eccellenza, in questo momento così solenne, voglio presentarLe le realtà presbiterali del nostro Vicariato: siamo 18 presbiteri, tra cui 8 di provenienza straniera, con la ricchezza di tradizione di Chiesa egiziana, colombiana, polacca e africana, 2 diaconi permanenti, un monaco eremita, 39 religiose,e significative vocazioni missionarie e religiose, figlie della nostra terra.
Da quando ha iniziato il Suo servizio episcopale tra noi, ci ha incoraggiati a vivere la comunione tra preti nel Vicariato e ad avviare l’ esperienza delle Unità Pastorali: per il primo aspetto mi sento in dovere di venerare la memoria di presbiteri eccellenti, tra i tanti Mons. Elio Meliani, valido formatore di tanti cappellani che qui sono passati, il compianto Arciprete Elio Veracini, che con il confratello buono Ostilio Marzocchi, hanno aperto un solco meraviglioso di vita vicariale dal quale ancora noi traiamo i frutti. Per le Unità Pastorali siamo ai primi passi, l’orientamento è chiaro e preciso, da questa Visita certamente riceveremo lo slancio definitivo. Le presentiamo già alcuni semi di futura speranza. Come rondini che annunciano la primavera, Verifichi in questa Visita e Motivi definitivamente tre novità sorte ultimamente dalla nostra collaborazione: l’attenzione e l’accompagnamento spirituale dell’ Istituto di Montalto di Fauglia , l’apertura del Centro della Caritas vicariale di Ponsacco e il vivo coordinamento giovanile che raccoglie tutte le esperienze in atto di formazione dei nostri giovani.
Avviandomi al termine, a nome dei miei confratelli, Le dico: venga tra noi come fratello maggiore, condivida le nostre preoccupazioni e speranze, troverà preti oberati da più parrocchie, ma che vivono il desiderio di rigettare la rete dopo qualche notte di pesca incerta.
Stia con noi, ascolti le nostre confidenze, condivida la semplicità delle nostre case, delle nostre mense, delle nostre vite: mi creda,Eccellenza,il si del nostro sacerdozio espresso nella nostra ordinazione, manifesta qualche affaticamento, non a motivo delle nostalgie delle cipolle di
Egitto, ma forse a motivo di una ricerca e ricollocazione più evangelica del nostro servizio di guide della Comunità.
Il piano pluriennale da Lei indicato, ‘Pronti sempre a rispondere a chiunque vi domandi ragione della speranza che è in voi’, ci interpella profondamente, e prima di essere collaboratori nella pastorale ci stiamo impegnando seriamente, credo, a vivere una vera fraternità sacerdotale, vera testimonianza per le nostre Comunità, preludio e fondamento di una autentica spiritualità e pastorale di comunione.
Sono convinto che questa esperienza servirà a essere più Chiesa missionaria. Mi creda, Eccellenza, forte è stasera il senso della missione che condividiamo con Lei, crediamo che vivremo nelle giornate della Visita, momenti forti e intensi, di vera amicizia fra noi e i nostri laici.
La Casula che indossa per la presidenza di questa Celebrazione di apertura è il primo significativo dono che le facciamo, con l’ augurio di essere in questa Quaresima, nella sua Prima Visita Pastorale, un autentico Mosè a capo delle nostre Chiese per guidarci saggiamente verso la Pasqua di Risurrezione.
Voglia gradire, a nome di tutti i battezzati del Secondo Vicariato, il mio abbraccio di benvenuto, il mio bacio di pace, l’offerta più squisita della nostra fraternità sacerdotale.
Grazie di essere qui tra noi FRATELLO VESCOVO FAUSTO!