La Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato l’ha acquistata da una casa d’aste di Stoccolma e ne ha consentito il ritorno nel nostro territorio: si tratta di una tela di grandi dimensioni (204×145 cm), dipinta da Benedetto Veli nel 1594, raffigurante la Madonna del Rosario tra i santi Baudolino, Domenico e il beato Giovanni Oldrati da Meda, fondatore dell’Ordine degli Umiliati. È stato lo storico dell’arte Alessandro Nesi a segnalarmi, nel novembre scorso, l’esistenza di quest’opera che di lì a poco sarebbe andata all’asta all’Uppsala Auktionskammare di Stoccolma e che, secondo il professore, proverrebbe dalla chiesa di Cigoli.
Le ricerche d’archivio non hanno consentito di accertare quando e per quale motivo il dipinto abbia lasciato il santuario della Madre dei Bimbi e abbia preso la via che l’ha condotto fino in Svezia, ma l’auspicio del suo ritorno nel luogo d’origine è stato ritenuto importante e generosamente accolto dal presidente della Fondazione CRSM, Antonio Guicciardini Salini, che si è impegnato per l’acquisto e il rimpatrio dell’opera. La tela sarà presentata al pubblico venerdì 23 giugno, alle ore 18, a palazzo Grifoni e in seguito sarà ricollocata nella chiesa di Cigoli.
Scrive il professor Nesi in un contributo pubblicato per Quaderni di Maniera: «Il dipinto è particolare innanzitutto perché i personaggi inghinocchiati in primo piano, identificabili in base alle scritte che li accompagnano, sono due figure di culto ben poco diffuse in Toscana, trattandosi di san Baudolino d’Asti e del beato Giovanni Oldrati da Meda, L ovvero rispettivamente il santo più rappresentativo e il fondatore dell’ordine relgioso degli Umiliati. In effetti non mi è mai capitato di incontrare i due entro un quadro raffigurante il Rosario, ma a questo dettaglio si può fornire una spiegazione che porta anche ad individuarne la provenienza d’origine».
Lo studioso ricorda che nel 1571 l’ordine degli Umiliati fu soppresso e le case religiose presenti in Toscana furono affidate ad altre famiglie religiose. «A Cigoli invece per decisione papale fu fatto risiedere uno dei pochissimi frati Umiliati rimasti, con le funzioni di custode. Il Veli dunque – prosegue – dovette eseguire nel 1594 la Madonna col Bambino, san Baudolino e il beato Giovanni Oldrati su richiesta del “custode” degli Umiliati rimasto a Cigoli oppure su committenza di qualche fedele che attraverso i santi dell’ordine voleva ricordarne o celebrarne la lunga permanenza nel luogo di culto mariano. Il parziale rifacimento del quadro (con l’aggiunta della figura di san Domenico e dei medaglioni con i misteri del Rosario) dovette invece evidentemente essere deciso in seguito al “Miracolo del Rosario”, adattando l’opera al nuovo culto e con l’accortezza anche di nascondere il libro che caratterizzava il beato Oldrati come fondatore di una regola e di un ordine che ormai non esistevano più. Non è stato invece possibile precisare con esattezza quando il dipinto abbia lasciato Cigoli per passare sul mercato, ma una serie i indizi che ho raccolto nell’archivio parrocchiale lascia presumere che ciò si a avvenuto a inizio Novecento».
Per quanto riguarda l’autore del dipinto, Benedetto Veli (Firenze 1564-1639), che lavorò per tutta la vita in Toscana, il professor Nesi sostiene che quello di Cigoli «fu il primo lavoro che egli realizzò nel basso Valdarno, forse insieme alla Madonna che porge il bambino a sant’Agnese da Montepulciano» custodita nella Curia vescovile di San Miniato.«La pala di Cigoli – conclude Alessandro Nesi – dovette avere buon successo e costituì un ottimo biglietto da visita, perché in seguito Benedetto fu chiamato a lavorare in altre località vicine; ovvero a San Romano dalla familgia Pontanari per eseguire la splendida Caduta di Saulo all’altare della loro cappella nel convento della Madonna (1610 circa) e nel 1617 a Collegalli per dipingere l’altrettanto straordinaria pala con le Stimmate di santa Caterina da Siena».