Si tratta del primo studio sistematico sul pensiero del cardinale Carlo Caffarra (1938-2017) in materia di matrimonio, famiglia e procreazione. Lo ha sottolineato padre Maurizio Faggioni, sabato scorso, presentando nella Biblioteca del Seminario la tesi dottorale di don Sunil Thotthatussery, recentemente pubblicata dalle Edizioni Nerbini di Firenze. «La verità e fecondità della vita matrimoniale nel pensiero di Carlo Caffarra» è frutto di un lungo lavoro che è valso a don Sunil, parroco di Santa Maria a Monte, il titolo di dottore in Teologia Morale.
La sua tesi è stutturata in tre ampie sezioni. La prima tratteggia un profilo biografico di Carlo Caffarra, da cui emerge una prima panoramica sulla sua riflessione nel contesto delle discussioni sviluppatesi a partire dall’enciclica Humanae vitae (1968) di Paolo VI fino alla pubblicazione dell’esortazione apostolica Amoris laetitia (2016) di papa Francesco.
La seconda sezione affronta sistematicamente i contributi del cardinal Caffarra sui temi del matrimonio, della famiglia e dell’educazione, individuandone il punto focale nell’ancoraggio alla verità insita nella Creazione, esaltata nella Redenzione e compiuta nell’Eternità. La verità sull’uomo, che si rivela pienamente in Cristo, è anche il fondamento dell’autenticità dell’atto coniugale e della procreazione, a cui è dedicata la terza sezione del libro. Come ha notato padre Faggioni, anche se il pensiero del cardinal Caffarra è stato segnato da un’intransigenza che lo ha portato, nell’ultima parte della sua vita, a rimanere sconcertato dalle “aperture” di papa Francesco e a firmare i famosi “dubia” riguardo all’Amoris laetitia, è tuttavia ancora fruttuoso studiare il suo pensiero, per la chiarezza che porta e perché la fondazione cristologica permette di andare oltre la rigidità della norma. È piuttosto verità che attira. Nella sua dissertazione, don Thottathussery ha messo a confronto le posizioni di Carlo Caffarra con quelle di altri moralisti, come Häring, Fuchs, Demmer e Petrà – che è stato anche il relatore della tesi – su tematiche dibattute come la separabilità tra matrimonio naturale e sacramentale, l’indissolubilità del vincolo coniugale e il difficile problema dell’intrinsece malum.
Al termine della presentazione, don Sunil ha sottolineato che la pastorale non può essere contrapposta alla dottrina, come talvolta si fa nel dibattito attuale. Infatti, «la pastorale è la verità che si traduce nel fare», ha concluso. Anche il vescovo Giovanni, nonostante i numerosi impegni della giornata, ha voluto fermarsi brevemente nella Biblioteca del seminario per un saluto agli intervenuti e per complimentarsi con don Sunil per l’importante traguardo accademico raggiunto.