La comunità parrocchiale di San Romano, la sera di venerdì 18 giugno, si è stretta intorno a Pasquale Fuzio nel giorno della sua candidatura agli Ordini sacri.
Terziario francescano, sposato con figli e in pensione, da tempo Pasquale svolge servizio nel santuario della Madonna di San Romano come accolito e catechista e ha intrapreso il cammino verso il Diaconato permanente.
Alla Messa presieduta dal vescovo Andrea e concelebrata dai religiosi della locale comunità francescana, da padre Valentino Ghiglia e da don Bruno Meini e don Francesco Ricciarelli, che hanno seguito la sua formazione, Pasquale Fuzio ha ricevuto il riconoscimento ufficiale del suo percorso di fede. Accanto a lui, la moglie che ha dato il suo assenso alla scelta vocazionale del marito, tanti fedeli della parrocchia e i giovani che hanno animato l’Eucaristia con i canti. «Pasquale – ha detto il Vescovo nella sua omelia – si prepara a dire un sì nuovo al Signore che chiama e che invia alla missione».
A partire dalle letture liturgiche, monsignor Migliavacca ha indicato le quattro caratteristiche del cammino che Pasquale dovrà compiere verso il Diaconato: la prima è la sequela di Gesù, la conformazione a lui nel servizio; la seconda è la passione, la sollecitudine per la comunità cristiana; il terzo è il servizio generoso della carità, in particolare verso i più poveri e bisognosi (il diacono è segno di questa missione che è di tutta la Chiesa); il quarto è una vita buona che accoglie il dono della felicità e dell’amicizia col Signore. «Tutti dobbiamo cercare di vivere questa testimonianza di vita cristiana – ha concluso il Vescovo – e siamo grati a Pasquale perché ricorda anche a noi la bellezza di camminare dietro a Gesù».