Successo per l’edizione 2025

«Musei per tutti», quando l’arte favorisce l’inclusione

di Elisa Barani, Direttrice Museo diocesano d’arte sacra

Per il secondo anno consecutivo Valdarno Musei il sistema museale istituito nel 2007 con il sostegno della Regione Toscana e la Provincia di Pisa al quale aderiscono i poli espositivi di Castelfranco di Sotto, Montopoli Valdarno, San Miniato, Santa Maria a Monte e quelli della diocesi di San Miniato – ha proposto «La Circolare per tutti a porte aperte», un progetto d’inclusione attiva, per un viaggio culturale senza barriere. Per gli ospiti dei centri diurni La Farfalla, Il Mulino e della Casa famiglia Caritas è stato proposto in due appuntamenti di sabato mattina, rispettivamente il 14 e il 28 giugno, un percorso alla scoperta di San Miniato con la visita del Museo diocesano d’Arte sacra, la cattedrale, la piazza del Seminario, la cappella del Palazzo comunale, il santuario del Ss. Crocifisso. Prima di questa esperienza è stato, in via preliminare, effettuato un incontro di presentazione dei monumenti e delle collezioni presso il centro Il Mulino al fine di rendere più familiare l’approccio con le opere d’arte.

Nonostante il caldo che ci ha accompagnato, l’esperienza si è rivelata molto sorprendente per la capacità di riconoscere l’iconografia sacra rappresentata nel patrimonio ecclesiastico. Sicuramente questo è il risultato di un’educazione culturale domestica nella quale la spiritualità viene trasmessa dai genitori ai figli. La stessa spiegazione della facciata della Cattedrale, ricca di elementi architettonici e decorativi di valore simbolico, è stata seguita e compresa in maniera immediata anche nei dettagli più specifici, come ad esempio la funzione evocativa della luce divina derivante dalle vetrate colorate e ornate con personaggi evangelici e quello del termine navata che allude al cammino del fedele verso l’altare. La stessa evoluzione storica e urbanistica della città racconta le dinamiche di sviluppo che hanno portato all’attuale conformazione di San Miniato e dei suoi palazzi. Lo svolgimento della visita alle opere ha avuto un taglio interattivo per esplorare insieme le diverse tecniche, i materiali utilizzati, le simbologie dei colori, i personaggi con le loro storie e messaggi; metodo che si è rivelato essere particolarmente seguito.

Il percorso si è concluso con un ulteriore incontro, sempre presso Il Mulino, di scambio e di rielaborazione di quanto condiviso. Ringrazio personalmente Valdarno Musei, gli operatori dei centri diurni e i genitori che hanno accompagnato i propri figli a scoprire San Miniato perché hanno contribuito a rendere possibile l’iniziativa ma, soprattutto, i ragazzi che sono sempre pronti ad essere coinvolti in nuove esperienze. Voglio condividere, infine, lo stupore per l’affetto ricevuto dai ragazzi e la consapevolezza che dovremmo lavorare molto di più in questo ambito.