Avvento di Carità 2017

Lettera dalla parrocchia Mater Dolorosa di Samsun (Turchia) ai Cristiani della diocesi di S. Miniato

La parrocchia di Samsun è stata riaperta dopo dieci anni di assenza cattolica nella città. La chiesa è piccolina, ma decorosa e, da quanto è stata aperta, è stata visitata molto anche dalla popolazione locale turca. È stata costruita dai frati Cappuccini nel 1850, secondo le misure date dal sultano di allora.
Quando siamo arrivati abbiamo trovato una comunità di rifugiati cattolici iracheni, assetati di avere un luogo di aggregazione e di celebrazione della fede. La celebrazione della messa perciò è iniziata subito dopo il nostro arrivo.
In città ci sono una cinquantina di famiglie cristiane, ma nelle città vicine (Amasya, Yozgat, Tokat, Çorum, Ordu, Sinop) ce ne sono molte di più, perciò arriviamo a 700 famiglie di rifugiati cristiani il cui unico riferimento è la nostra chiesa.
Le famiglie si organizzano per venire alla messa quando possono farlo, anche se devono fare tre ore di pullman. Dopo la messa normalmente restano a pranzo, portando i cibi da casa. Nel pomeriggio si gioca e si sta insieme in allegria e spontaneità. Per questo dicono: qui, dentro la chiesa e nel convento, “ci sentiamo a casa”. Una delle cose più dure di questi rifugiati cristiani è infatti quella di sentirsi degli estranei, essendo tutta la Turchia un paese musulmano, anche se molti non praticano la religione.
Nella chiesa e nel convento ci sono molte cose da sistemare: l’impianto elettrico, quello del riscaldamento, il tetto, le finestre e tante altre cose da riparare. Nel piccolissimo chiostro vogliamo fare l’orto e cosi condividere un po’ di verdure.
Capita anche che si debba viaggiare per fare i funerali o visitare gli ammalati, perché, come detto, siamo gli unici sacerdoti nel raggio di centinaia di chilometri.
Grazie a Dio le autorità della città ci rispettano e ci proteggono.
Siamo venuti dall’Argentina confidando nella Provvidenza, ben sapendo che il Vicariato di Anatolia è povero di risorse umane ed economiche. Contiamo perciò sul vostro aiuto, sia di preghiere che di denaro. E saremo felici se verrete a trovarci!
 
p. Adrian Loza OFM (superiore) – p. Marcelo Cisneros OFM (parroco)