Da Perignano a Trabzon

L’esperienza di Giulia al campo Caritas in Turchia

La Redazione

Per il secondo anno consecutivo il gemellaggio tra Caritas Toscana e Caritas Turchia si è concretizzato nei campi estivi organizzati a Trabzon, sul Mar Nero, dal 2 al 10 e dal 17 al 29 luglio. Dieci giovani provenienti da Firenze, Pisa, Fiesole e anche dalla nostra San Miniato hanno vissuto un’esperienza intensa di condivisione con la comunità cristiana locale, composta da circa 50 persone, in un contesto profondamente diverso da quello italiano. Dal 2 al 10 luglio ha fatto questa esperienza anche Giulia Tei di Perignano, di cui abbiamo raccolto la testimonianza: «Sono partita da sola alle 8.30 dalla stazione di Pontedera, senza nessuna aspettativa, perché ho imparato che è più bello arrivare nei luoghi e nelle esperienze a cuore aperto, senza nessuna logica costruita o aspettativa montata. Appena arrivata a Firenze ho incontrato i miei compagni di viaggio, Santina, Greta, Sara, Giada e Victor, da lì è cominciato il nostro viaggio. Dopo aver preso un treno e due aerei siamo arrivati a destinazione, a Trabzon in Turchia, e abbiamo scoperto una comunità bellissima, oserei dire una famiglia, composta da padre Leonardo, suor Maria, suor Stella e suor Misericordia. Nella loro casa, tutti i giorni, accolgono le famiglie della parrocchia tutte diverse, di nazionalità e di culture, ma unite dalla fede, ed è proprio bello che ognuno di loro sa che c’è sempre un posto a tavola per ognuno.

Fra una visita ai monasteri del territorio, un tuffo al mare e compere varie, abbiamo instaurato dei legami belli e profondi con i ragazzi e le loro famiglie che vivono la parrocchia, abbiamo insegnato loro un po’ di italiano e noi abbiamo appreso pochissimo turco… ma possiamo dire di esserci impegnati per imparare. Abbiamo cucinato insieme la pizza e cucinato e assaggiato con loro delizie turche ed iraniane. Abbiamo ballato, giocato e riso, prestato servizio dove c’era bisogno, abbiamo ascoltato storie incredibili di vita vera e di fede. Ci sarebbero un sacco di cose da raccontare di questo viaggio, ma non posso mica farvi tutti gli spoiler, solo un’ultima cosa voglio dirvela: vi auguro di potervi sentire accolti e vivere quella comunità come l’abbiamo vissuta noi, quindi buon viaggio verso Trabzon cari amici pellegrini».