Carissimi fedeli, laici, religiose e religiosi, presbiteri della diocesi di San Miniato, è tempo di preghiera.
E’ una quaresima molto particolare quella che stiamo vivendo, un vero tempo di deserto, di ritorno all’essenziale, di sacrificio e prova, un tempo di “quarantena”.
Mentre abbiamo adottato, insieme alle altre diocesi toscane, i necessari e doverosi accorgimenti per cercare di contenere il contagio, è importante volgere lo sguardo verso l’alto, verso Dio, cercare Lui, a Lui convertirci, Lui invocare.
Per questa ragione chiedo a tutti voi di intensificare la preghiera.
A casa, forse con più tempo rispetto al solito, potremo dedicarci con maggiore intensità alla preghiera: il rosario, la via crucis, la liturgia delle ore, la lettura e la lectio della Parola di Dio… La preghiera ci tiene uniti al Signore, ci lega tra di noi, ci fa vicini a chi è più in difficoltà, sopratutto i malati.
Con questo spirito vi invito a partecipare, nei tempi e nei luoghi per voi più comodi, ad un triduo di preghiera e di adorazione eucaristica, nelle parrocchie dei nostri vicariati, come indicato nella locandina qui allegata.
Noi confidiamo nella preghiera ed è proprio un atteggiamento cristiano rivolgerci al Signore in un tempo più difficile per chiedere la sua vicinanza, il suo intervento, la sua protezione.
Preghiamo dunque anzitutto per i malati, in particolare quelli provati dal coronavirus. Preghiamo, ringraziandoli, per i medici e gli operatori sanitari, persone che vivono in questi giorni la fatica e la professione anche accettando il pericolo e con grande dedizione. Preghiamo per chi purtroppo è nel lutto e per chi ci ha lasciato. Preghiamo anche per noi perché il Signore ci protegga e ci liberi dall’epidemia del coronavirus.
Vorrei chiedervi una preghiera anche per gli amici delle regioni più colpite, in particolare la Lombardia da cui provengo. Ricordiamo anche loro nella preghiera perché sia il Signore a soccorrere, consolare e liberare.
Oggi, nella giornata in cui il vangelo ci racconta la Trasfigurazione, ci è consegnato un annuncio di luce: “Il suo volto brillò come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce”. E’ un annuncio che anticipa la luce trionfante della vita del giorno di Pasqua, l’annuncio che il Signore è risorto e ha vinto la morte. Siamo nella prova, siamo nel deserto, ma già si vede la luce, ci è promessa la luce, ci è promessa la vita.
E’ questa la parola che oggi ci accompagna e ci incoraggia nella fede, insieme a quella che Gesù sul Tabor rivolge ai suoi tre amici: “Alzatevi e non temete”.
Lasciamoci rinnovare e confortare da questa luce, da questo annuncio di vita e di speranza, sentiamoci chiamati a vivere la preghiera più intensamente, non dimentichiamoci del fratello e della sorella che più hanno bisogno.
E chiediamo a Maria, madre del Salvatore, di intercedere per noi.
+ Andrea Migliavacca
Locandina Adorazione Eucaristica per l’emergenza Coronavirus