Il recupero di un archivio – ha dichiarato il vescovo Andrea Migliavacca – è un recupero di volti e di storie. Attraverso la documentazione, precisa e ordinata, si recupera un percorso, un cammino, si vedono linee di continuità e cambiamenti, una storia che ci appartiene ancora oggi». Il10 giugno scorso è stato aperto al pubblico l’archivio della Fondazione Istituto Dramma Popolare, recentemente riordinato da Alexander Di Bartolo.
Un patrimonio documentario che ha ricevuto dalla Sorpintendenza archivistica e bibliografica il riconoscimento come «bene di interesse storico particolarmente importante». L’archivio racconta infatti l’ininterrotta attività del Dramma, dal 1947 a oggi. Lettere, copioni, manifesti, brochure, disegni e numerose foto (oltre 9mila) sono stati ordinati e classificati. Sarà così possibile agli studiosi sfogliare l’inventario e compiere più accurate ricerche seguendo l’elenco dettagliato dei materiali conservati. Oltre alla collezione unica costituita dalla serie completa dei manifesti, da sempre appesi nelle sale della sede legale insieme a bozzetti d’epoca e disegni di scenografie. La cerimonia di inaugurazione si è svolta nella Biblioteca storica del Seminario vescovile di San Miniato, in occasione del Festival nazionale degli Archivi «Archivissima» e della «Notte degli Archivi».
All’incontro, presieduto dal presidente del Dramma Popolare Marzio Gabbanini, sono intervenuti il vescovo Andrea Migliavacca, l’assessore alla cultura del Comune di San Miniato Loredano Arzilli, il vice-soprintendente Lorenzo Valgimogli e il curatore dell’archivio del Dramma Alexander Di Bartolo. La cerimonia d’inaugurazione è proseguita presso la sede dell’archivio con il tradizionale talgio del nastro e il brindisi augurale.