MISERICORDIE: I Volontari della confraternita di La Serra in pellegrinaggio a Roma

La Serra al Giubileo del volontariato

di Francesco Sardi

Un pellegrinaggio importante quello che ha visto protagonista la Misericordia di La Serra, San Miniato e San Miniato Basso sabato 8 e domenica 9 marzo a Roma. Alla testa del gruppo di più di 50 pellegrini, volontari e no, nei giorni del Giubileo dedicato al volontariato, Roberto, Paolo, Francesca e il nostro «fortissimo» correttore don Simone Meini.

Due giorni intensi in cammino, non solo spirituale ma anche fisico ha scandito i momenti di noi misericordiosi: l’arrivo a San Pietro con il passaggio dalla Porta Santa; la messa feriale del sabato officiata da don Simone Meini nella chiesa della Divina Misericordia; la visita al «Gemelli» con la preghiera del santo Rosario per Papa Francesco; la Santa Messa della domenica celebrata dal cardinal Micheal Czerrny con il messaggio proprio del santo Padre e la visita all’infinita Basilica di san Paolo fuori le mura.

La forza di fare comunità ci ha fatto condividere dei momenti belli con un po’ di stanchezza. Ma è stata una stanchezza salutare, quella del pellegrino. E allora la parola ai misericordiosi: «è stata una bellissima esperienza»; «bei momenti di condivisione»; «è stato un momento intenso e pieno di emozioni»; «sono state due splendide giornate»; «con questo pellegrinaggio ho potuto comprendere meglio questo nostro volontariato»; «momenti arricchiti dalla fede»; «grande la forza collettiva impegnativa ma non stancante»; «Roma con il suo Giubileo 2025 è stata davvero accogliente»; «la Santa Messa mi ha aiutato a rafforzare lo spirito». Ma anche gli organizzatori si sono pronunciati: «grazie per la partecipazione, per la fiducia, per la tenacia, per la gioia che avete mostrato, per le parole che avete condiviso; anche per U le risate, per le emozioni davanti a tanta magnificenza». Quello che c’è da dire in più è già stato detto: “un momento bello, di condivisione, qualcosa che ti fa ricordare come l’amore di Dio è gratuito e non viene meno, una forza che emerge dai cuori anche di questo pellegrinaggio”.

Per me è stata una testimonianza importante perché mi ha permesso di approfondire cosa significa amare. Amare è un amore che solo Dio può darci. Un amore che, però, noi possiamo veicolare anche con una semplice carezza a chi assistiamo tutti i giorni. E allora mi piace concludere con il messaggio di Papa Francesco: «Sono contento di salutare tutti i volontari che oggi sono presenti a Roma. Vi ringrazio molto, carissimi, perché sull’esempio di Gesù servite il prossimo senza servirvi del prossimo. Per strada e tra le case, accanto ai malati, ai sofferenti, ai carcerati, ai giovani e agli anziani, la vostra dedizione infonde speranza a tutta la società. Nei deserti della povertà e della solitudine, tanti piccoli gesti di servizio gratuito fanno fiorire germogli di una umanità nuova: quel giardino che Dio ha sognato e continua a sognare per tutti noi».