Movimento Shalom in Burkina Faso

La medaglia d’onore dello stato Burkinabé per i progetti realizzati

Fonte: Movimento Shalom

Si è da poco conclusa la breve ma intensa missione umanitaria di Shalom in Burkina Faso, iniziata il 20 ottobre. «Il Governo burkinabé ci ha invitati per la consegna ufficiale del nostro Centro di Fada n’Gourma al ministero della Giustizia dichiara Vieri Martini, presidente di Shalom -, dove i minori carcerati potranno scontare le proprie pene in un’ottica veramente rieducativa fuori dal carcere».

Purtroppo la situazione della sicurezza continua a destare grande preoccupazione e per tutto il soggiorno della delegazione il governo ha deciso di dedicare una scorta che con grande dedizione ha accompagnato il gruppo in tutti gli spostamenti. «A Fada non vedevano degli europei da oltre 5 anni…- continua don Andrea, iniziatore del movimento-. Siamo stati ricevuti dal ministro della Giustizia che ha ringraziato il movimento Shalom per il lavoro svolto in questi 35 anni di attività in Burkina Faso e per il lavoro che stiamo svolgendo a favore dei più vulnerabili». Durante la cerimonia ufficiale di consegna, don Andrea e il presidente Vieri Martini – a nome di Shalom – sono stati insigniti della medaglia d’onore del Burkina Faso. Il massimo riconoscimento per tutti i soci e volontari del nostro movimento. Con il gruppo di Forcoli «Rock and Peace», la delegazione si è recata al villaggio di Sapala, in piena savana, che grazie al loro contributo da oggi potrà beneficiare di un pozzo per donare acqua a tutti gli abitanti, con la volontà di continuare a contribuire per lo sviluppo del villaggio nei prossimi anni.

«Grande emozione vedere come i soldi raccolti la scorsa estate con Rock and Peace– dichiara Nicola Monti di Forcoli – si sono concretizzati in pochi mesi in un pozzo la cui acqua pulita disseterà migliaia di persone». Sono stati consegnati anche i fondi raccolti dal torneo di pallavolo «Giovani per l’Africa» realizzato in settembre a Santa Croce sull’Arno, che sono stati destinati al progetto «7 Gennaio», una bellissima scuola per le ragazze in piena zona rossa a Dori. Il viaggio è stato anche l’occasione per incontrare gli studenti dell’università Shalom nella capitale, le donne del microcredito, suor Sabine Kima referente nazionale per il sostegno a distanza.

Il 25 ottobre, grande festa a Casa famiglia, nella periferia di Ouagadougou che ospita 102 ragazzi e ragazze di strada formandole e avviandole a un lavoro. Il progetto è seguito e sostenuto dall’azienda Spuma di Sciampagna che insieme a Shalom lo ha pensato, realizzato e da 15 anni lo accompagna sempre crescendo nel sostegno e nella formazione. Nell’occasione sono stati consegnati i kit di lavoro alle ragazze che si sono diplomate in sartoria in questo anno scolastico. L’ultimo giorno ha visto una significativa preghiera interreligiosa proclamata da don Andrea e dall’imam di Tanghin, al fine di invocare un futuro dignitoso per tutti i membri della casa famiglia e, soprattutto, per un mondo unito e di pace dove le religioni siano elementi di coesione. I componenti della delegazione appena rientrata sono: Andrea Pio Cristiani, Vieri Martini, Ciro Farella, Gabriele Salvadori, Anna Salvadori, Caterina Cavallini, Michela Fenu, Alessandro Salvini, Simone Campani e Nicola Monti.