I lavori di restauro della facciata del Seminario di San Miniato, presentati lo scorso15 dicembre in conferenza stampa, fanno parte di un progetto portato avanti dalla Diocesi nel contesto del Giubileo dei 400 anni dalla sua fondazione. La scalinata e il santuario del Ss. Crocifisso, gli interni del Seminario come luogo di ospitalità e housing sociale e la nuova sede del Consultorio familiare diocesano sono altre realizzazioni di questa campagna di riqualificazione di luoghi sanminiatesi realizzata dalla Diocesi di San Miniato, con il contributo della Fondazione Crsm, del Crédit Agricole Italia e dei fondi dell’8×1000.
Il restauro della decorazione pittorica della facciata del Seminario vescovile di San Miniato è stato realizzato grazie alla collaborazione tra la Diocesi di San Miniato, la Fondazione Cassa di Risparmio di San Miniato e la banca Crédit Agricole Italia. Dal 2018 ad oggi l’impegno condiviso, volto al recupero della superficie decorata, alla tutela dell’opera d’arte e alla sua restituzione alla collettività, si è distinto come un evento straordinario. Esso, infatti, denota una capacità di investire risorse in qualcosa, apparentemente, meno urgente rispetto ad altre tipologie d’intervento. Ma il suo risultato obbliga e obbligherà lo sguardo delle persone che percorrono e percorreranno Piazza della Repubblica a incontrare un messaggio di bellezza artistica e teologica che non lascerà indifferenti.
Il Seminario vescovile fa parte della nostra storia, è la testimonianza dell’evoluzione urbanistica della città determinata dalla nascita della Diocesi di San Miniato nel 1622. L’attenzione alla formazione sacerdotale ha prodotto l’unione di vecchie botteghe medievali e case trasformate in un unico edificio dedicato ai seminaristi e decorato dal pittore Chimenti nei primi anni del 1700. Il ciclo decorativo si compone dalla rappresentazione delle Virtù accompagnate da trenta motti biblici e patristici. Il risultato del lavoro di recupero è veramente bello. La piazza è ritornata al suo originario splendere come lo fu sotto il vescovo Poggi.
Ecco allora che nasce l’urgenza di ringraziare il vescovo Andrea Migliavacca che si è distinto nei suoi “anni sanminiatesi” anche per la capacità di creare alleanze e collaborazioni con gli Enti del territorio per importanti progetti di riqualificazione di monumenti e opere d’arte ecclesiastiche. Il presidente della Fondazione Crsm Antonio Salini Guicciardini e Massimo Cerbai, responsabile della Direzione regionale toscana di Crédit Agricole Italia, perché sempre attenti e disponibili alle urgenze del territorio. La Soprintendenza di Pisa con la supervisione del restauro della Dott.ssa Maria Grazia Tampieri e della Dott.ssa Chiara Travisonni. L’architetto Silvia Lensi e la restauratrice Lidia Cinelli con le sue collaboratrici.
Giovedì 15 dicembre, per l’inaugurazione, presso la Biblioteca Antica del Seminario, erano presenti anche il Sindaco Simone Giglioli, gli Uffici diocesani, molti giornalisti e il fotografo Danilo Puccioni, autore delle foto riprodotte. Tutte le persone coinvolte in questo progetto hanno seguito uno dei suggerimenti che è possibile leggere nella facciata del Seminario a commento dell’allegoria della Carità: «Fideles sumus si quod verbis promittimus operibus complemus» («Noi siamo degni di fiducia se ciò che promettiamo con le parole, lo adempiamo con le opere»).