È iniziata lo scorso 13 ottobre, con un incontro con Adriano Sella al cinema parrocchiale di Capanne (Montopoli Valdarno), la serie di incontri della rassegna «La Chiesa di fuori» promossi quest’anno anche dalla Caritas Diocesana.
L’incontro con Adriano Sella, educatore, scrittore e missionario laico impegnato nella promozione dei nuovi stili di vita, è stato molto significativo perché, a ridosso della pubblicazione del documento di papa Francesco, «Laudate Deum», a completamento dell’enciclica «Laudato sì», ci ha fatto capire come ciò che il papa sottolinea in questi documenti ufficiali è l’esigenza di aprirsi a un’attenzione diversa verso il creato e soprattutto a collegare i nostri stili di vita, le nostre scelte, a questi principi. La concretezza bella di questi documenti del Papa è che non sono soltanto la denuncia di una situazione mondiale, di un’economia, di un sistema di sviluppo incentrati sullo sfruttamento, e quindi anche sull’aggressione ai beni materiali della terra, ma sono proprio un invito a calare tutto questo nella concretezza della vita. Si tratta quindi dello stile di vita, dei gesti quotidiani rispetto ai beni primari, come l’acqua, del modo di vivere il mercato, tutte le realtà che fanno la quotidianità della nostra vita.
È bello e significativo che tutto questo sia nato all’interno di un percorso ecclesiale e non sia soltanto una riflessione che tanti cristiani condividono con le realtà del mondo laico che da sempre sono impegnate su questi temi, ma un percorso che si offre e si propone specificamente alla comunità cristiana. L’obiettivo è quella conversione ecologica, quella conversione pastorale, che non devono rimanere più soltanto degli isolati atteggiamenti di alcuni ma che devono diventare sempre più una condivisa impostazione della pastorale. Pensiamo ad esempio al tema della formazione, alla realtà del catechismo nelle nostre parrocchie: molto bello è il progetto che don Udoji, il nuovo direttore dell’ufficio catechistico, ha proposto di una formazione cristiana che si unisce all’attenzione verso i poveri, in collaborazione con gli operatori Caritas. Il progetto che è stato presentato al Convegno catechistico prevede che i catechisti organizzino incontri con chi vive in varie situazioni di disagio e con le risposte della Chiesa: le comunità terapeutiche, le case famiglia, i centri di ascolto, il dormitorio. Di questa contaminazione, che deve arrivare a tutte le dimensioni della pastorale, Adriano Sella ha fatto la sua vocazione e la sua missione. Quindi il suo intervento è stato molto efficace perché ci ha fatto capire che quello che il Papa chiede e dice nei documenti non è soltanto una lettura intellettuale, specialistica – è anche questo – ma soprattutto un invito perché ciascuno, accogliendo queste parole, cambi la propria vita e perché le comunità cristiane impostino la loro pastorale anche alla luce di queste riflessioni.
Un buon inizio, quindi, per «La Chiesa di fuori». Al prossimo incontro continueremo a guardare fuori dalla tenda e dalle porte della Chiesa per condividere sogni, passioni e anche un po’ di rabbia che nascono nelle situazioni di oggi.