La diocesi di San Miniato nacque il 5 dicembre 1622 con una bolla di Gregorio XV. La tenne a battesimo l’arciduchessa Maria Maddalena d’Austria, vedova del granduca Cosimo II. La Città di San Miniato, per la sua storia, per le vestigia dell’antica grandezza, fu riconosciuta come il centro naturale della nuova diocesi: la Collegiata del XII secolo, dedicata a S.Maria Assunta e a San Genesio (sulla destra) fu elevata a Cattedrale e l’antica canonica del proposto divenne la residenza del nuovo vescovo.
Domenica 18 aprile, terza di Pasqua, sarà una giornata importante per la Chiesa di San Miniato; sarà infatti dedicata al cammino che la nostra diocesi sta compiendo verso il suo giubileo del dicembre 2022, quando ricorreranno i 400 anni dalla sua istituzione.
Per quell’occasione verrà esposto in tutte le parrocchie del territorio diocesano uno striscione con il logo ufficiale di questo evento. Nei giorni scorsi l’artista sanminiatese Luca Macchi è stato incaricato di elaborarlo. Macchi ha presentato tre bozzetti, tra i quali è già stato individuato quello che iconograficamente risponde meglio all’assunto dell’evento giubilare. L’immagine verrà presentata ufficialmente dai nostri organi d’informazione in una delle prossime domeniche di Quaresima. Possiamo intanto anticipare che il logo riporta l’immagine del Cristo benedicente in vesti regali, che accoglie tra le sue braccia i simboli del pane, del vino, del pastorale e della mitria vescovili oltre al profilo inconfondibile della Cattedrale di Santa Maria Assunta e San Genesio. Il tutto in una impaginazione semplice e al contempo solenne.
Poco prima di Natale il vescovo Andrea, in un’intervista rilasciata per queste colonne, delineava la traiettoria che, al netto di tutte le complicazioni generate dall’emergenza sanitaria, come Chiesa siamo invitati a seguire in avvicinamento al 2022, per poi proseguire con l’anno giubilare che si chiuderà solennemente con la festa di Cristo Re di fine novembre 2023.
Ad elaborare il programma di quegli eventi già richiamati dal Vescovo (almeno a quelli che le contingenze pandemiche consentono di realizzare), sta lavorando una commissione specifica.
Tra gli appuntamenti già anticipati e che si spera di poter realizzare c’è ad esempio il pellegrinaggio dei giovani, in periodo estivo, da Orentano a Lucca, che è stata la sede episcopale da cui San Miniato è gemmata.
Restano in campo anche gli ipotizzati pellegrinaggi sulla tomba di Sant’Agostino a Pavia (città di provenienza di monsignor Migliavacca) e a Piacenza (città dell’indimenticato vescovo Paolo Ghizzoni). Non è del tutto abbandonata nemmeno l’idea di fare, a partire dal 2022, i pellegrinaggi in Terra Santa (inizialmente previsto per l’agosto 2020) a Lourdes e a Roma. Ovviamente la possibilità di raggiungere tutte queste mete dipenderà primariamente dall’evolversi della situazione pandemica.
Il 25 agosto è poi confermata la tradizionale Messa solenne agli scavi archeologici di San Genesio per la festa del patrono della diocesi. Quest’anno sarà proprio il vescovo di Lucca Giulietti a presiedere la celebrazione eucaristica.
Per quanto riguarda le iniziative di carattere più strettamente culturale, si sta completando l’edizione critica di un volume lasciato incompiuto da Graziano Concioni, l’archivista della nostra diocesi scomparso nell’ottobre 2017. Concioni aveva iniziato a scrivere questo testo cercando di ricostruire, documenti alla mano, la genesi e l’evolversi degli eventi che portarono alla nascita della diocesi sanminiatese.
Contestualmente a questo testo c’è anche la viva intenzione di far conoscere a un più vasto pubblico il monumentale volume contenente i manoscritti del Beato Pio Alberto Del Corona, curato dallo stesso Concioni e edito nel 2015. Un testo rimasto ancora, ingiustamente, in sordina e che rappresenta un’autentica miniera per chiunque voglia approfondire e studiare la mistica del «vescovo bianco».
Sempre sotto il profilo storico-culturale è allo studio la realizzazione di un’esposizione sui 400 anni di storia diocesana con proposte anche per le scuole dei nostri territori.