Il 15 febbraio 2006 muore a Firenze don Divo Barotti. Nato a Palaia (PI) il 25 aprile 1914. Appartenente al clero della Diocesi di San Miniato (PI) dove, ordinato presbitero il 18 luglio 1937, trascorre i primi anni di ministero sacerdotale conservandovi l’incardinazione fino al termine della sua vita, benché fin dall’ottobre del 1945 si sia trasferito nell’Arcidiocesi di Firenze. Nel 1954, dopo una esperienza eremitica in una casetta rupestre di Monte Senario, si trasferisce a Settignano, in quella che diventerà la «Casa San Sergio» dove fonda la «Comunità dei figli di Dio, approvata ad experimentum dal cardinal Elia Dalla Costa, per venire poi ufficialmente riconosciuta e approvata nel 1984 come Associazione Pubblica di Fedeli dal cardinal Silvano Piovanelli.
Essendo stato formalmente richiesto di dare inizio alla causa di beatificazione di don Divo Barsotti, dopo aver ponderato quanto si richiede sulla fama di santità e aver consultato i Confratelli Vescovi della Conferenza Episcopale Toscana, nell’informare la comunità ecclesiale, invitiamo tutti i fedeli a comunicarci direttamente o a far pervenire al Delegato Arcivescovile per le Cause dei Santi, presso questa Nostra Curia Arcivescovile (Piazza San Giovanni, 3 – 50123 Firenze), notizie utili, soprattutto nel caso in cui da esse si possa soltanto arguire l’esistenza di qualche indizio contrario alla fama di santità o di qualche ostacolo che si frapponga alla causa.
Dovendo raccogliere a norma delle disposizioni canoniche tutti gli scritti attribuiti a don Divo Barsotti, disponiamo che quanti ne siano in possesso, li rimettano a Noi con la debita sollecitudine qualora non siano già stati consegnati alla Postulazione. Ricordiamo che col nome di scritti non si intendono soltanto le opere stampate di cui è autore il Candidato alla beatificazione, ma anche i manoscritti, diari, lettere e ogni altro scritto privato di cui egli è l’autore. Coloro che desiderassero conservarne l’originale potranno consegnarci una copia debitamente autenticata.
Stabiliamo, infine, che questo editto resti affisso per un mese all’Albo della Cattedrale di Santa Maria del Fiore, al Palazzo Arcivescovile di Firenze, delle parrocchie, chiese, oratori e luoghi pubblici ecclesiastici dell’Arcidiocesi di Firenze. Inoltre, l’editto venga pubblicato sul Bollettino Diocesano e sul Settimanale Regionale «Toscana Oggi». Questo editto sia portato anche a conoscenza del Vescovo di San Miniato perché lo possa divulgare a Sua discrezione.
Dato a Firenze, dalla Curia Arcivescovile, addì 4 ottobre 2020, nella festa di S. Francesco d’Assisi.
+ Giuseppe Card. Betori, Arcivescovo di Firenze